TDR2024 U19 e Mendicino di nuovo sul trono… a casa nostra! Femminile ko, ma comunque nella storia

Cuore e… “attributi”: al PalaCalafiore capitan Alì alza il trofeo di Campioni d’Italia 7 anni dopo Gigi Monterosso. Poco da fare per le ragazze di Zema contro le detentrici del Veneto: brave comunque lo stesso per aver migliorato il risultato della scorsa edizione

(di Ufficio Stampa e Comunicazione LND Calabria) – Il sorriso del presidente Mirarchi, mentre consegna il trofeo al capitano della Calabria Andrea Alì, è la chiosa finale su un monumentale 60° Torneo delle Regioni Calcio a 5 organizzato in modo minuzioso dal Comitato Regionale Calabria, senza tralasciare nulla al caso, e vinto dalla Rappresentativa Under 19 guidata da mister Francesco Mendicino, che ripete l’impresa del 2017 in Puglia, guarda caso nuovamente nella medesima data del 1° maggio. Sconfitta, purtroppo, la selezione Femminile del tecnico Zema, troppo forti le campionesse in carica del Veneto, che si ripetono anche in Calabria dopo l’exploit della scorsa edizione disputato sui parquet di casa.

La Rappresentativa Femminile, per la prima volta nella storia in finale al Torneo delle Regioni, viene sconfitta dalle campionesse d’Italia in carica del Veneto che conferma, di conseguenza, il successo ottenuto nell’edizione del 2023. Primo tempo equilibrato tra le due squadre, il pari a reti inviolate ne è la testimonianza. Nella ripresa, però, le ragazze di mister Zema vengono colpite dopo quarantasei secondi di gioco dal gol di Primolan e ne risentono. Dragan è monumentale in un paio di occasioni, ma dopo poco meno di cinque minuti arriva il raddoppio veneto con Chiaradia. A 7’09” dalla sirena il gol che probabilmente indirizza definitivamente l’incontro quando Dragan colpisce la traversa dalla lunga distanza spostando la porta e, mentre la palla resta vagante senza entrare in possesso di una o dell’altra squadra, la coppia arbitrale decide di fermare il gioco per consentire che tutto torni a norma di regolamento. Proteste calabresi dalla panchina, con lo staff tecnico che reclamava il possesso della palla, mentre gli arbitri decidono di scodellarla a favore del Veneto che riparte in contropiede ed è micidiale con Basso. Tre minuti più tardi è ancora la giocatrice con il numero sette sulle spalle ad insaccare mettendo a referto il gol del 4-0.  Non passano nemmeno sessanta secondi sul cronometro ed il Veneto va ancora a segno, questa volta con Valente. Prima della sirena, poi, l’ennesima occasione sfortunata per la Calabria, ancora Dragan dalla a centrare in pieno la traversa della porta difesa da Pilloni seguita dalla sesta rete del Veneto con Bergozza. Il risultato finale dice 6-0 a favore delle venete, che si confermano sul tetto d’Italia. Solo complimenti, però, per le ragazze della Calabria, che hanno scritto una pagina importante di storia migliorando la semifinale dello scorso anno e raggiungendo una prestigiosa finale in questa sessantesima edizione del Torneo delle Regioni di Calcio a 5.

Femminile LND Calabria

La Sardegna segna praticamente al primo tiro in porta con Chinghini, mentre i ragazzi di mister Mendicino assediano la porta sarda centrando il palo con Gallo e la traversa con Alì. A metà tempo, poi, il tiro di Tigani viene deviato imparabilmente da Casti e l’estremo difensore Carta vede crollare il suo fortino. La selezione calabrese gioca costantemente nella metà campo offensiva ed a 6’26” dall’intervallo ribalta il parziale con il coast tu coast di capitan Alì. La Sardegna, però, non ci sta e dopo due minuti trova il pari con Murtino, che ribadisce in rete dopo una bella parata di Gullì al termine di una veloce ripartenza. Termina in perfetta parità sul 2-2, la prima frazione di gioco, con la Calabria che probabilmente avrebbe meritato qualcosa in più ai punti. Supremazia calabrese che viene concretizzata in avvio di ripresa: sono trentasette i secondi che bastano a Tigani per siglare il nuovo vantaggio della Calabria, a cui fa seguito la puntata di Gentile dal vertice destro dell’area di rigore che centra in pieno il palo ed il tiro libero fallito da Alì a meno di cinque minuti dalla sirena. La Calabria guadagna un secondo tiro libero poco dopo, ma Tigani lo spedisce direttamente a lato. Nel finale, poi, la Sardegna ci prova con il portiere di movimento, ma i ragazzi resistono stoicamente all’assalto ed alla sirena può esplodere la festa per lo scudetto di categoria che torna in Calabria dopo sette anni.

I tabellini delle finali
Pala Calafiore di Reggio Calabria

FEMMINILE – ore 15
VENETO-CALABRIA 6-0 (pt 0-0)

VENETO: Garcia, Primolan, Roncato, Dalla Libera, Pandolfo, Bergozza, Basso, Veliz Cobo, Franceschini, Chiaradia, Valente, Pilloni. All. Bruno
CALABRIA: Dragan, Andreacchio, Dominici, Alessi, Bianco, Talarico, Cambareri, Pullano, Leone, Folino, Macrì, Martino. All. Zema
ARBITRI: Sig.ra Manuela Spinelli (sez. Soverato) e Sig.ra Lorena Rita Alessandrini (sez. Catanzaro)
CRONO: Sig.ra Laura Martire (sez. Cosenza)
MARCATRICI: st 19’14” Primolan (V), 15’03” Chiaradia (V), 7’09”, 4’42” Basso (V), 3’46” Valente (V), 2’14” Bergozza (V)
AMMONITA: Dominici (C)

UNDER 19 – ore 18
CALABRIA-SARDEGNA 3-2 (pt 2-2)

CALABRIA: Gullì, Careri, Campana, Spanò E., Chiappetta, Caracciolo, Gentile, Tigani, Alì, Gallo, La Corte. All. Mendicino
SARDEGNA: Carta, Carboni, Casti, Melis, Murtino, Udassi, Addari, Chinghini, Orrù. All. Perdighe
ARBITRI: Sig. Francesco Saverio Lupinacci (sez. Cosenza) e Sig. Domenico Massaria (sez. Vibo Valentia)
CRONO: Sig. Riccardo Nadile (sez. Locri)
MARCATORI: pt 15’47” Chinghini (S), 10’25” Aut. Casti (C), 6’26” Alì (C), 4’39” Murtino (S), st 10’23” Tigani (C)
AMMONITI: Chiappetta (C), Murtino (S), Chinghini (S), Melis (S), Alì (C)

LE ALTRE FINALI

UNDER 15

EMILIA-ROMAGNA-MARCHE 4-0
Emilia-Romagna
: Iissi, D’adamo, Musconi, Baldazzi, Bastelli, Martella, Minguzzi, Dattoli, Nobile, Calabretta, Del Bianco, Sorrentino. All: Bottacini
Marche: Tiju, Catalini, Bonci, De Capua, Sciamanna, Bruciati, Longarini, Coppari, Moretti, Sebastianelli, Delpizzo Schveitzer, Lorenzetti. All: Macellari
Reti: 12’pt Iissi; 20’pt Dattoli; 8’st D’adamo; 13’st Minguzzi
Arbitro 1: Michienzi di Lamezia Terme
Arbitro 2: Chindamo di Reggio Calabria
Crono: Mazzara di Reggio Calabria
Note: Ammoniti: Lorenzetti (M)

L’Emilia-Romagna vince il suo terzo titolo nelle ultime quattro edizioni del Torneo delle Regioni calcio a cinque per la categoria Under 15 (2018, 2019 e 2024), tornando sul trono dei Giovanissimi dopo la breve incursione del Lazio nel 2023. Nella prima finale al “PalaCalafiore” di Reggio Calabria, la formazione di Bottacini supera le Marche con un netto 4-0 grazie alle reti di Iissa, Dattoli, D’Adamo e Minguzzi, risultato che fotografa bene l’andamento di un match in sostanziale equilibrio solo fino al 12’ del primo tempo quando la formazione emiliana ha aumentato la pressione offensiva. A premiare le finaliste e gli arbitri il Presidente LND Giancarlo Abete insieme ai Presidenti dei CR Calabria, Emilia-Romagna e Marche Saverio Mirarchi, Simone Alberici e Ivo Panichi oltre al Consigliere federale in quota LND Maria Rita Acciardi e il Consigliere della Divisione Calcio a 5 Stefano Salviati. Tra i presenti in tribuna anche il Consigliere federale LND Florio Zanon, il Presidente LND Veneto Giuseppe Ruzza, il Segretario Generale LND Massimo Ciaccolini e il Segretario Divisione C5 Fabrizio Di Felice. A fine premiazione gli stessi Abete e Mirarchi hanno ricevuto una targa ricordo dal Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, accompagnato per l’occasione dal suo Assessore allo Sport Giovanni Latella.

UNDER 17

PIEMONTE VDA-SICILIA 8-1
Piemonte VdA: Longo, Dias, Amico, Grosso, Ferrara, Cesari, Cigliuti, Da Soghe, Gagliardi, Brogliatti, Ferraris, Alves Rodrigues. All: Palma
Sicilia: Pace, Tomarchio, Alessi, Ciccia, Salamone, Salanitro, Castiglione, Maraffino, Martines, Romano, Gionfriddo, Pappalardo. All: Valera
Reti: 1’pt Grosso (P); 4′ pt Longo (P); 8′ pt Dias (P); 9′ pt Dias (P); 16′ pt Pappalardo (S); 17′ pt Ferraris (P); 3′ st Dias (P); 8′ st Grosso (P); 12′ st Grosso (P)
Arbitro 1: Gatto di Lamezia Terme
Arbitro 2: Micino di Cosenza
Crono: Russo di Cosenza

Il Piemonte VdA mette in bacheca il secondo titolo della sua storia nella categoria Under 17 battendo la Sicilia per 8-1 nella seconda finale del Torneo delle Regioni calcio a cinque disputata questa mattina al “PalaCalafiore” di Reggio Calabria. Troppa la differenza in campo tra le due formazioni: i ragazzi di mister Palma ci mettono appena otto secondi per indirizzare il match, chiudendo il percorso al torneo con 56 reti in 6 partite e dominando la classifica dei marcatori con il trio Grosso (13 reti), Longo (12) e Rodrigues (11). A premiare le finaliste e gli arbitri il Presidente LND Giancarlo Abete insieme ai Presidenti dei CR Calabria, Piemonte VdA e Sicilia Saverio Mirarchi, Mauro Foschia e Sandro Morgana oltre al Consigliere federale in quota LND Maria Rita Acciardi e il Consigliere della Divisione Calcio a 5 Stefano Salviati. Tra i presenti in tribuna anche il Consigliere federale LND Florio Zanon, il Presidente LND Veneto Giuseppe Ruzza, il Segretario Generale LND Massimo Ciaccolini e il Segretario Divisione C5 Fabrizio Di Felice. I piemontesi ci mettono appena 8’’ per sbloccare la partita con Grosso, una dimostrazione del grande potenziale offensivo che ha caratterizzato il percorso dei ragazzi di Palma fino a questo punto del torneo. Ancora il numero 2 protagonista nei tre gol successivi: prima serve l’assist per Longo che spara sotto la traversa, poi con due azioni in fotocopia prepara il terreno per la doppietta di Dias trascinandosi dietro tutta la difesa siciliana. Il Piemonte VdA spinge e colpisce un palo con Salamone, la Sicilia prova quindi a riorganizzarsi e al 16’ trova il gol che riaccende l’entusiasmo al termine di una bella azione corale finalizzata con uno scavetto da Romano. È solo un episodio isolato, perché al 17’ Rodrigues taglia in profondità e serve una palla facile a Ferraris per il momentaneo 5-1. Nella ripresa Dias scambia con Longo e trova il sesto gol dopo 3’. Il tecnico dei siciliani passa allora al portiere di movimento, ma la pressione piemontese permette a Grosso segnare altre due volte a porta sguarnita.