Riceviamo e pubblichiamo
Il rammarico e il senso di vuoto di questi giorni dopo gli eventi di sabato sono acuiti dal totale silenzio degli organi istituzionali. Gli accadimenti di sabato non dovrebbero esistere e fortunatamente i messaggi di vicinanza e supporto pervenuti da tante società e addetti ai lavori sono stati di conforto. Un’aggressione becera quella avvenuta nell’ultimo turno di campionato disputato, inconcepibile la mancata organizzazione per poter ospitare un match così sentito. Troppi gli spettatori e poche le precauzioni prese, una catenella di plastica a separare più di 300 persone dal rettangolo di gioco. Un’invasione di campo durata anche troppo, solo la sospensione del match sarebbe stata la naturale conclusione del match. Purtroppo la scelta arbitrale è stata quella di concludere la partita in un clima surreale sedato fortunatamente da alcune persone di coscienza e da qualche componente delle forze dell’ordine presente solo per il gusto di assistere al match. Inspiegabile l’operato dell’arbitro anche a detta dei tanti colleghi dell’AIA presenti al polivalente Boccioni. Nessuno della Soccer Lab avrebbe negato ai padroni di casa gli onori della vittoria tantomeno i tanti sostenitori bianconeri presenti. E invece no, la società amaranto ha preferito rovinare una giornata di festa e gioire come se nulla fosse accaduto. Domandarsi perché così tanti giovani stanno abbandonando lo sport potrebbe risultare pleonastico. (Asd Soccer Lab)