Riceviamo e pubblichiamo
Buongiorno, rispondo a titolo personale qui e non come società. Non ho social, ma scopro tramite i tanti amici del futsal che ieri è stato pubblicato dai “signori” ( mi perdonino i veri signori) della Rhegion un video contro la mia persona.
Da 17 anni come dirigente allenatore avevo assistito a tutto ma mai pensavo arrivare anche a questo: oggi la favoletta la racconta il Lupo (il sottoscritto etichettato come minaccioso soggetto).
Sabato pensavamo di fare un comunicato sul comportamento assurdo e antisportivo perpetrato durante tutta la gara dai dirigenti ,tifosi e giocatori in campo; con insulti per tutta la gara da fuori da ogni parte del campo , botte in campo (il video intero della gara è disponibile nella nostra diretta cosi da capire); persone vicine ai loro giocatori (almeno 5-6) che oltrepassavano il limite degli spogliatoi per venire a insultare e inveire contro la nostra panchina (passando tra l’altro vicino ai loro dirigenti che erano proprio li e li lasciavano fare tranquillamente); un genitore che di fronte al figlio che alza il braccio alludendo a un pugno da voler tirare a un nostro giocatore che chiedeva scusa per un fallo gridava contro il nostro ragazzino 2004 “pezzo di m… stai calmo , se no (ma queste non sono minacce probabilmente semplici avvertimenti); lo stesso giocatore tra l’altro nella tranquillità generale al goal segnato andava a esultare in faccia al nostro portiere e ai nostri giocatori (stile impeccabile da grande società; da noi avremmo allontanato genitore e giocatore per quanto forte possa essere ma probabilmente è meglio lasciare marcire in panchina i bravi ragazzi e dare spazio a scalmanati scostumati!).
Rispetto al video incriminato ( e basta vedere bene le immagini ) succede questo: un loro giocatore a palla lontana colpisce il nostro (ovviamente senza nessuno che gli dica nulla) , il sottoscritto effettivamente va a dirgli “ma che ca…o fai?” ma le braccia come si vede dal video sono larghe per proteggerlo nella zuffa che ne è conseguita (per via di una reazione di un nostro giocatore, anche lui giustamente espulso); il ragazzo cade nel parapiglia con uno sgambetto involontario (riguardate bene) e non per la spinta del sottoscritto ( se una persona vuole spingere un altra, le braccia vanno in avanti , qui vanno in laterale a proteggere il ragazzo; tuttavia se siete convinti di quello che dite , vi prego di denunciarmi alle autorità giudiziarie per aggressione così da poter pagare per le mie azioni).
Il secondo frame incriminato allude a presunte minacce del sottoscritto all’arbitro per espellere il loro giocatore: NIENTE DI PIU’ FALSO! Il loro giocatore era stato già espulso precedentemente ; il sottoscritto, visto il precedente di due settimane prima ( derby Olimpia – Maestrelli; giocatore espulso dal campo, il loro mister lo richiama furbescamente in panchina e l’arbitro li fa continuare in 5 contro 5) , va solo a ricordare al direttore di gara che il giocatore era in campo e quindi dovevano continuare in 3.
In tutto questo come società abbiamo redarguito il nostro giocatore che ha reagito e che si prenderà la giusta squalifica, cosi come per ben due volte (a fine primo tempo e a fine gara ) abbiamo portato l’unico nostro calciatore che si era permesso di rispondere al pubblico a chiedere scusa in quanto non si doveva permettere (imparate gente!); cosa non successa dall’altra parte quando i loro giocatori provocavano , insultavano e facevano segni di stare in silenzio a noi dirigenti.
In tutto questo ci teniamo a ringraziare di cuore Il loro Mister (splendida persona e ottimo mister , fatto sta che in campo tolti i primi 10 minuti, ci hanno messo sotto) e i 5-6 giocatori e ragazzi PERBENE della loro squadra che a fine gara quasi in lacrime son venuti a chiedere scusa ,anche con messaggi privati per l’accaduto e il comportamento pessimo di 4-5 SCOSTUMATI ( anche se ora mi viene da pensare che abbiano chiesto scusa per paura di quell’essere minaccioso che corrisponde al mio soggetto….MI VIEN DA RIDERE).
Gia’ che ci siamo con un pizzico di presunzione mi sento di far capire agli amici della Rhegion cosa voglia dire fare sport ( mi permetto visto che son novizi in questo sport e noi abbiamo alle spalle 17 anni di onorata carriera con 4 Coppe Disciplina vinte e centinaia di giovani lanciati in questo sport).
La storia risale a 2 stagioni fa: si deve giocare Rhegion – Olimpia valida per la serie D con l’Olimpia a un passo dalla promozione diretta; siamo in periodo di Covid e il giovedì prima della gara escono 5 casi covid per la nostra società tra cui tutti e 3 i portieri. Ci spetta di diritto lo spostamento (bastava inviare gli esiti dei tamponi, se ricordate) , ma per correttezza chiamiamo il nostro amico Peppe Praticò (persona vera e genuina del futsal, ah…quanto mancano queste persone per bene nelle società) per accordarci per lo spostamento . Gli altri “amici” della Rhegion, probabilmente non conoscendoci, chiedono di vedere gli esiti dei tamponi (che ovviamente mandiamo). Diventa un problema immenso la data della gara; loro asseriscono di non avere campo e di volerci dare la partita vinta a tavolino (Presidente i messaggi li tiene ancora vero? ), il sottoscritto comunica che gare a tavolino non le vuole vincere ; offre il nostro campo di Martedì a titolo completamente GRATUITO; rifiutano e trovano un campo ( un loro dirigente chiede al sottoscritto di pagare la quota di campo in due; il sottoscritto non dice nulla a giocatori e dirigenti della nostra società per non creare polemiche). Si entra in campo per una gara con tutta la Reggio sportiva di serie D a tifare Rhegion per salvare i play -off; una grande Rhegion strapazza l’Olimpia 4 a 0 (anche se poi a fine anno otteniamo comunque la promozione diretta)… finisce con L’OLIMPIA A CENTRO CAMPO AD ABBRACCIARE E FARE I COMPLIMENTI ALLA SQUADRA AVVERSARIA e il sottoscritto a dare di nascosto la quota campo ai dirigenti… SI CHIAMA FARE SPORT… AMICI DELLA RHEGION… Per oggi la lezione ve la do gratis, anche se avrei potuto chiedervi indietro i 30 euro… La prossima lezione di stile e di come si fa sport ve la daremo al ritorno (e non parlo di campo, ma di comportamento)… E’ UNA PROMESSA… non una minaccia, tranquilli!
Carlo Vitale – Presidente Olimpia 2000