La Città di Fiore: “Atteggiamento arbitrale irriverente. Nessuna aggressione fisica e verbale nei confronti dei direttori di gara”

Il comunicato della società silana dopo le delibere del Giudice Sportivo in merito al match di sabato scorso contro la Farmacia Arturi

“L’Asd Città di Fiore C5 sta disputando il suo 20esimo campionato di calcio a 5 ed è ormai una società storica del panorama calabrese, ed il 18 luglio 2023 compirà appunto 20 anni.
Abbiamo impiegato 20 anni per costruirci un’immagine, una reputazione, un modo di agire e di fare sempre rispettoso nei confronti degli altri, a partire dai vertici federali, passando dal settore arbitrale e non per ultimo nei confronti degli avversari contro i quali abbiamo in campo cercato di vincere ma fuori dal campo instaurato un rapporto di rispetto reciproco.
Lo scorso anno siamo stati incaricati di organizzare l’evento più importante del futsal calabrese a livello regionale, le Final Four di Coppa Italia, dimostrando a tutta la Calabria e non solo che siamo una società pronta, organizzata, puntigliosa, rispettosa che con oculatezza e perseveranza cresce di anno dopo anno cercando di migliorare sempre.
Nel 20esimo anno di attività sportiva contiamo 100 ragazzi dai 5 ai 19 anni che svolgono tutti i campionati giovanili di futsal avendo a disposizione mister tutti qualificati ed educatori esemplari per insegnare ai nostri figli il futsal ma anche e soprattutto il rispetto verso gli altri e verso le regole.
Abbiamo una prima squadra che è composta dal 90% di giocatori cresciuti nel nostro settore giovanile e che sono visionati costantemente dagli allenatori delle varie rappresentative Calabresi (e questo per noi è motivo di grande orgoglio), squadra che quest’anno sta disputando un buon campionato, dimostrando a tutti che si può giocare a questo sport costruendo i giocatori in casa, senza pagare nessuno dei propri tesserati. I ragazzi che giocano con noi sanno benissimo che non percepiranno mai denaro per le prestazioni sportive.
Abbiamo una città da rappresentare nel migliore dei modi, una città che ci sostiene e ci permette di rappresentarli da 20 anni.
Abbiamo, infine e per ultimo attività che ci sostengono e ci danno la forza economica per andare avanti riponendo in noi una fiducia massima che cerchiamo quotidianamente di ricambiare ed alle quali ci sentiamo in dovere di dar conto non solo ringraziandole ma cercando di rappresentare nel migliore dei modi.
Fatta questa doverosa premessa, sabato 11 Febbraio 2023 abbiamo assistito presso il nostro palazzetto dello sport contro gli amici di Paola ad una gara bellissima, di un’intensità di categoria superiore con capovolgimenti di fronte continui. Gli artefici di tutto ciò sono i giocatori che vanno in campo che devono dare spettacolo a chi, come capita da noi numerosamente e calorosamente, affolla i palazzetti. Gli arbitri dovrebbero essere coloro che fanno sì che la gara si svolga nel migliore dei modi, nel segno del rispetto reciproco delle parti, fischiando tutto ciò che reputano giusto fischiare, sbagliando anche loro in maniera disinteressata e naturale così come un giocatore può sbagliare un goal a porta libera. Noi da parte nostra non abbiamo mai contestato l’errore arbitrale, perché crediamo di essere davanti a persone in buona fede; contestiamo invece in maniera forte l’atteggiamento arrogante e di superiorità che alcune volte siamo costretti a subire in religioso silenzio perché poi loro possono scrivere ciò che vogliono cercando di ledere l’immagine che in 20 anni ci siamo costruiti. Sabato è successo proprio questo: non vorremmo soffermarci sul singolo errore arbitrale ma questa volta è doveroso farlo; i signori Lupinacci della sezione di Cosenza e Lanzo della sezione di Lamezia Terme, designati per arbitrare questo importante match, hanno commesso errori evidenti (siamo in possesso del video) che hanno inevitabilmente condizionato la partita (negato un evidente rigore e un tiro libero sacrosanto da parte del sig. Lanzo che era a pochi metri dall’azione). Ma non è questo ciò che ha dato fastidio e fatto surriscaldare gli animi, bensì l’atteggiamento provocatorio ed irriverente del 2° arbitro il signor Lanzo nei confronti dei nostri giocatori, del mister, dei dirigenti e del numeroso pubblico presente.
Detto ciò, è vero che a fine gara i dirigenti si sono rivolti verso il duo arbitrale in maniera forte contestando vivacemente il loro operato non solo a livello tecnico ma soprattutto caratteriale, ma mai nessuno si è permesso di aggredirli né verbalmente né tantomeno fisicamente.
Contestiamo, peraltro la decisione di squalificare il nostro capitano Simari Cristian che a fine gara metteva pace e sicuramente non offendeva gli arbitri; la squalifica fino al 26 aprile del nostro mister Federico Umberto che tornando negli spogliatoi sottolineava con determinazione l’atteggiamento irridente e arrogante del duo arbitrale; la squalifica del nostro Presidente Cordua Valerio fino al 30 giugno che nel protestare a fine gara vivacemente non metteva assolutamente le mani addosso a nessuno, conscio che è un atteggiamento che questa società non ammette.
Se mai un giorno dovesse qualcuno di questa società assumere questi tipi di atteggiamento metteremo la parola fine a questa favola.
Concludiamo, affermando con forza che l’Asd Città di Fiore C5 è una società seria e che non permetterà a nessuno di danneggiare la propria immagine, battendosi con determinazione nei luoghi prestabiliti affinché non venga mai calpestata la propria dignità.” (ASD Città di Fiore C/5)