E’ iniziata per i biancorossi la lunga pausa prima degli ultimi 60′ della regular season, decisivi per l’approdo ai play-off
Colonna portante del Città di Rende C5, co-ideatore di questo progetto, leader di campo e spogliatoio, col biancorosso legato al cuore e la fascia ben stretta al braccio. Parliamo del capitano, Quintino Vallone, numero dieci del Città di Rende e veterano del calcio a 5 calabrese. A 19 anni ha tolto i tacchetti per indossare le indoor con il Cosentia e, da allora, non ne ha potuto più fare a meno. Tra le fila di svariate squadre della provincia di Cosenza, come Carpe Diem, Pietrafitta, Corigliano, nonché fuori provincia, come nel Costa del Lione, diventa una certezza delle serie C2 e C1. Alle vittorie dei campionati aggiunge, per ben tre volte, in tre squadre diverse di C1 e C2, l’ambito titolo personale di capocannoniere, vincendo le classifiche marcatori con numeri di reti davvero importanti. Con la sua esperienza e fiuto del goal, Vallone infatti fa suo il ruolo di pivot, arricchisce la rosa del Città di Cosenza per poi, tre anni fa, dare una svolta alla sua vita calcettistica per concretizzare l’idea Città di Rende e diventarne, oltre che co-fondatore, anche il capitano, stavolta con ruolo di ultimo. In un momento del campionato così cruciale, dove si definiscono playoff e playout, dove si tirano le somme delle conquiste e dei fallimenti, era inevitabile raccogliere le considerazioni di chi ne ha costruito, vissuto e risolto, da protagonista, un pò per un ruolo, un pò per un altro, ogni momento. Parola al capitano!
Capitano, siamo alle battute finali di una stagione in cui è successo davvero di tutto. Avete fatto quasi tutto il girone d’andata da primi della classe, poi il covid vi ha penalizzati proprio negli scontri diretti ma siete comunque rimasti sul podio a giocarvi i playoff. Tanta sfortuna se penso, ad esempio, alle partite contro il Rossano, l’Amantea, il Guardia, lo stesso Nuova Fabrizio, ma siete ancora vivi e pronti all’ultima battaglia, nonostante non sia stato facile soprattutto a livello mentale. Sei orgoglioso della tua squadra?
“Tutto parte dai miei compagni, un gruppo meraviglioso. Scegliendo gli uomini giusti siamo riusciti a creare una famiglia, mai un litigio tra di noi, mai una parola sbagliata, sfiderei chiunque a trovare altrove un ambiente così. È un gruppo che si vuole bene e che sta bene, di conseguenza si diverte insieme. Noi non vediamo l’ora che arrivino i giorni di allenamento, se non crei questo tipo di atmosfera non puoi dire di essere in uno spogliatoio sano. Quindi sì, sono estremamente orgoglioso di questa squadra e, da figura dirigenziale, sono davvero contento di aver creato un gruppo, uno spogliatoio, esattamente come volevamo che fosse, con principi e valori importanti”.
Oltre alla fascia hai anche e soprattutto un’altra responsabilità, sei parte integrante, insieme al presidente Bruni, della società Città di Rende. Non ti chiedo dei playoff, la scaramanzia non è mai troppa, però vorrei chiederti quali sono i progetti futuri di questa bella realtà che avete tirato su. Saranno tutte conferme, intendo a livello di staff e calcettisti? Avremo delle sorprese?
“Essere capitano di questa squadra mi lusinga e mi responsabilizza ancora di più. Ho il dovere di fare da scudo ai miei compagni, e per me è così anche nella vita, quando vuoi bene alle persone ragioni davvero come fossi una figura familiare e non solo un giocatore. Ma la cosa bella della nostra squadra è che ognuno è capitano di se stesso, ognuno deve sentirsi il Città di Rende suo. Non mi piace parlare di futuro, al momento ci giochiamo questa carta importante dei playoff, obiettivo programmato ad inizio stagione col presidente. Poi, oltre alle cose che sono andate bene, mi piace anche parlare delle cose che non sono andate bene, solo tenendo conto di entrambe si può crescere. Posso dirti che sicuramente l’anno prossimo partiremo dalle basi per poi arrivare ai più piccoli dettagli, da uno staff forte, prima di tutto, successivamente si parlerà di tutto il resto. Ci stiamo già muovendo sul mercato, ma sarà un mercato mirato a portare al Città di Rende brave persone, prima che bravi calcettisti, perché noi puntiamo sempre sul gruppo e sull’amicizia per affrontare il campionato nel miglior modo possibile. Sicuramente ci saranno delle sorprese, non abbiamo mai smesso di lavorare in questo senso”.
So che la cosa che più ti sta a cuore è valorizzare la tua squadra, ma adesso vorrei parlare anche un po’ di te. Tanta gavetta nel mondo del futsal e belle soddisfazioni, una passione che ti accompagna da sempre. Quest’anno, nonostante due infortuni e due gare saltate per squalifica, hai messo a segno 9 belle reti e sei stato spesso presente nella Top12, sempre match all’altezza e tanto sacrificio. Cosa ti dà questa carica e, soprattutto, una volta ripreso da infortunio e covid, sei pronto a ritornare più forte di prima?
“La carica giusta arriva quando senti questi due colori, il bianco e il rosso, tatuati sulla pelle, quando fanno parte della tua vita quotidiana: non puoi fare a meno di pensare al Città di Rende, ai compagni. Fare 9 goal giocando da ultimo non è scontato ma sono 9 goal che dedico sempre ai miei compagni e in funzione della classifica. Le mie prestazioni sono tutte per la squadra, cerco di dare appoggio e sicurezza dietro ai miei compagni. Ho iniziato nel futsal 17 anni fa e sono ancora a rincorrere quel pallone, nonostante tutto. Appunto è arrivato l’infortunio, avevo appena iniziato la terapia che arriva anche il covid. Ma sono già sotto cura, non ho mai smesso, nemmeno a casa, proprio per dare il mio contributo e non abbandonare la nave per i playoff, dove spero di ritornare, più forte di prima!”
Per concludere, la società, che sicuramente avrà già fatto un rapido bilancio, è soddisfatta di questo anno calcettistico che sta volgendo al termine? E tu, a titolo personale, sei soddisfatto?
“Abbiamo compiuto un miracolo viste le mille difficoltà di questa stagione, soprattutto visto che io e il presidente Bruni non siamo imprenditori, ma semplicemente due amici appassionati di futsal che hanno voluto mettere su qualcosa di bello. Non avendo struttura né appoggio economico siamo riusciti solo con le nostre forze a rimanere sul podio, dopo aver condotto quasi tutta la prima parte della stagione addirittura primi in classifica. Quindi siamo e sono soddisfatto della strada che abbiamo intrapreso e dei piccoli ma significativi traguardi raggiunti, consapevole sempre di poterci migliorare e consolidare una realtà ed un progetto che, sono sicuro, ci porteranno tante altre soddisfazioni”.
E noi siamo sicuri che con questo spirito e questi valori il Città di Rende continuerà a fare belle cose e ad essere protagonista del futsal calabrese. Grazie a capitan Vallone per questa ricca e significativa intervista, aspettiamo con fiducia il finale di questa e con curiosità le sorprese che il Città di Rende ha in serbo per la nuova stagione! (Federica Giovinco)