Il comunicato del team amaranto
Dal 2008 Bovalino Calcio a 5 rappresenta Bovalino e la Locride sui parquet più importanti d’Italia. Una storia, la nostra, che fa del sacrificio un valore cardine, il primo in ordine di importanza. Il sacrificio ci ha portati dai campetti di periferia fino all’olimpo del futsal, ci ha portato a vincere trofei e a sfidare atleti fantastici, Campioni d’Europa, compagini di cui la nostra terra fino a poco tempo fa poteva solo leggere sui principali quotidiani sportivi nazionali. Avevamo un sogno, abbiamo lavorato tanto per raggiungerlo, e oggi eccoci qua.
Da 13 anni, grazie all’impegno dei dirigenti e al sostegno del tessuto sociale locrideo, lavoriamo senza sosta per regalare al territorio una realtà degna della sua straordinaria bellezza. Ugualmente da 13 anni, questo stesso impegno viene mortificato giornalmente dalla lontananza delle istituzioni. La pratica sportiva dovrebbe essere un diritto garantito a chiunque lo desideri, gli Enti preposti dovrebbero tutelarlo e promuoverlo, siamo costretti a prendere atto che al momento così non è.
Dal 2008 rimangono inascoltate le nostre richieste di disporre di una struttura adeguata alla pratica sportiva. Non chiediamo la Luna, ma uno spazio idoneo. Partecipare ai Campionati Nazionali richiede determinati standard di allenamento, in particolare nel momento della preparazione precampionato, che vede i nostri ragazzi impegnati in questo momento in sedute mattutine e pomeridiane. Nonostante la piena disponibilità e collaborazione del Preside Prof. Vincenzo Nucera, la palestra è in via prioritaria a disposizione (giustamente, questo è fuori discussione) dell’Istituto di Istruzione Superiore, e di conseguenza in questi giorni che inaugurano il nuovo anno scolastico, la squadra è costretta ad allenarsi sul lungomare cittadino, all’aperto, sperando in condizioni climatiche favorevoli. Inoltre, saremo costretti, a breve, a condividere l’impianto (anche qui giustamente, trattandosi di una struttura pubblica) con altre associazioni sportive, generando così nuove difficoltà logistiche che una società in espansione non potrà più permettersi nel prossimo avvenire.
Un ritorno al passato, e ancor peggio, una triste mancanza di visione e di prospettive per il futuro. Avevamo chiesto, altresì, un adeguamento in corso d’opera dell’impianto in costruzione nel rione S.Elena. Il suddetto, allo stato dei fatti, non soddisfa i requisiti per alcuna disciplina indoor. Ennesimo appello inascoltato, visto che ad oggi nessuna delle soluzioni proposte sembra aver dato i frutti sperati.
Vantare una squadra in Serie A2 e non muovere un dito per supportarla (per usare un eufemismo) è qualcosa che non riusciamo francamente a comprendere. Da 13 anni investiamo nel nostro territorio, puntiamo a valorizzarlo sempre più.
Senza l’intervento delle Istituzioni, la grande possibilità di sviluppo racchiusa nel nostro progetto è destinata a rimanere un sogno nel cassetto. (Ufficio stampa BC5)