“L’Intervista” di questa settimana vede protagonista il rieletto Delegato al calcio a 5 calabrese
Pino Della Torre, ha riproposto la sua candidatura, subito riconfermata: ha detto di averlo fatto per rilanciare il Calcio a 5 calabrese dopo queste due stagioni lasciate a metà. Che lavoro le aspetta adesso, con l’emergenza sanitaria ancora in corso
Ovviamente non sarò io a decidere il futuro di questi campionati, dobbiamo aspettare le direttive del governo, però io sarò sempre accanto a tutte le società del territorio, pronto ad aiutarle e ad offrire il mio supporto, soprattutto in questi momenti particolari in cui tutti aspettiamo un futuro migliore.
Nel corso del suo mandato, ha mostrato grande attenzione per i campionati regionali: cosa vede nel futuro del movimento calabrese? E come si esprime su una possibile ripartenza dei campionati interrotti mesi fa?
Ho sempre avuto particolare attenzione al regionale perchè sono questi contesti che vanno a produrre quelle realtà che poi ci rappresentano nei campionati nazionali, e infatti abbiamo sempre forgiato squadre ben strutturate, capaci di partecipare ai campionati di livello facendoci fare una bella figura, come dimostrato anche dalle nostre formazioni di serie A e B maschile sia femminile.
Purtroppo per ciò che riguarda la ripresa dei campionati dobbiamo aspettare il prossimo dpcm ma penso che anche la lega dovrà cercare delle soluzioni per omologare tutte le realtà d’Italia, perché altrimenti con queste divisioni per regione non avremo decisioni omogenee.
Più in generale, il calcio a 5 a livello mediatico sta crescendo: come crede che si debba lavorare adesso, nella regione e in tutta Italia, per incrementare, sempre di più, l’attenzione verso questo splendido sport?
Il calcio a 5 è ben rappresentato a livello mediatico, anche grazie a progetti come il vostro, il che vuol dire che il nostro è uno sport che affascina e ciò trova riscontro nei giocatori, nei dirigenti, nel pubblico. Tutto questo perché in effetti parliamo davvero di uno sport splendido, che merita tanto.
Per concludere, che augurio fa al movimento regionale Calabrese per questo nuovo quadriennio? Quali sono i suoi obiettivi primari?
Io non ho ambizioni particolari tranne quella di lavorare fino alla fine affinché questa disciplina abbia spazi sempre maggiori. Quando parlo di rilancio dopo questo periodo difficile, in particolar modo, penso anche al recupero di tante società, soprattutto di serie D, che hanno avuto problemi economici ed organizzativi: dobbiamo rivolgerci a loro per riportarli verso i nostri campionati, e aiutarli in questo complicato ritorno. Anche per questo motivo vi ringrazio per l’attenzione mostrata verso il Calcio a 5!