L’intervista

L’ospite di questa settimana, per la rubrica “L’intervista”, non ha bisogno di presentazioni. Una bella chiacchierata con mister Leo Tuoto. Buona lettura.

Mister, possiamo definirla un’autorità nel mondo del futsal calabrese, da giocatore prima e allenatore dopo. Qual è il motivo che l’ha spinta ad entrare nel calcio a 5?

Sono passati tanti anni dal mio debutto nel mondo del calcio a 5, ma ne ricordo ancora molto bene il motivo e le modalità…mi si stava presentando qualcosa di davvero importante, cioè la serie A, e questo grazie ai dirigenti dello storico Cosenza Calcio a 5 che, avendomi notato in uno dei tipici tornei della stagione estiva, decisero di farmi la corte aprendomi le porte di quello che poco tempo dopo sarebbe diventato il mio sport, la mia grande passione.
Per questo motivo non sarò mai stanco di ringraziare Paolo Barbarossa, ai tempi presidente di quella squadra ed oggi dirigente della Magic Crati: l’ho ringraziato per anni, e lo ringrazio tutt’ ora per avermi dato la possibilità di esprimermi nella massima serie di questo magnifico sport e per avermi reso parte di esso.

Naturalmente sono stati tanti gli anni passati nella società del Città di Cosenza e, visto questo rapporto, fu proprio Barbarossa che alla giovanissima età di 28 anni mi diede la possibilità di iniziare questa nuova carriera proprio con la squadra che mi aveva visto nascere come calcettista.

Tanti i successi raggiunti negli anni. Il più significativo, importante, se c’è, qual è?

Ci sono molti modi di vedere il successo nello sport: molti pensano che esso risieda nei campionati vinti, io invece penso che i miei successi più grandi abbiano avuto luogo nel momento in cui ho capito di aver dato qualche insegnamento e fatto appassionare tanti ragazzi a questo sport (oggi tanti di loro sono allenatori molto quotati, e questo non può che rendermi felice). Poi, vincere è sempre bello e qualche campionato, in questa ottica, mi ha dato davvero tanto.

E’ ormai alla quinta stagione sulla panchina del Real Rogit. Una scalata continua, l’anno scorso una promozione sfumata proprio sul finale. Se guarda la passato, lo fa con tristezza o rimane comunque una bella esperienza?

Lo scorso anno abbiamo sfiorato la promozione in serie A, emozione ed esperienza unica, che ricorderò per sempre in modo positivo.

Il presente, invece, parla di un secondo posto. Il campionato è ancora lungo ma se dovesse tracciare un primo bilancio?

Sono molto orgoglioso di questo Real Rogit, perché più che una società, mi ritrovo all’interno di una famiglia con a capo il presidente Gianluca Converso, una persona unica, leale ed appassionata. Ho festeggiato le mie 500 panchine con squadre di tutta la Calabria e 100 le ho vissute con loro, e non avrei mai potuto chiedere di meglio. Oggi viviamo con i miei ragazzi un ottimo stato di forma, rappresentiamo il miglior attacco e la migliore difesa del campionato, siamo imbattuti e ad un punto dalla prima, il che credo che sia un ottimo inizio. Permettetemi di incrociare le dita.

Quali sono gli obiettivi reali di questa stagione?

Gli Obiettivi? Provare a vincere più battaglie possibili, una per volta però, senza pensare alla guerra.

Cinque stagioni sulla stessa panchina, tante le cose costruite insieme. Qual è il segreto di un rapporto così solido?

Essere professionale ed il più possibile trasparente, rispettare i ruoli e lavorare tanto per crescere a livello personale e per far crescere.

Per concludere. Vedremo mister Tuoto sulla panchina del Real Rogit anche il prossimo anno?

Visto il presidente, i dirigenti e l’ambiente tutto, firmerei per altri 5 anni se me lo chiedessero!!!

Scritto da: Maria Chiara Sigillò