Questa la breve sintesi di un match molto atteso dall’entourage ionico ma, probabilmente, proprio per questo, gestito male. Questo imbarazzo trova risposta nelle dichiarazioni del Presidente Santise il quale afferma: Sono rimasto molto mareggiato dall’inusuale atteggiamento tenuto da alcuni nostri tesserati e soprattutto in campo, da giocatori esperti abituati a partite di alto livello. Il loro comportamento non ha certo reso un servizio alla squadra dando un duro colpo alle aspettative di qualificazione. Certo nulla è perduto ma, dovendo disputare l’incontro di ritorno senza due pedine cardine quali il portiere Rotella e Lanciano cercare di ribaltare il risultato e come scalare l’Everest. La cronaca dell’incontro vede da subito la squadra ospite attiva la quale, con un asfissiante pressing inaridisce sul nascere i tentativi offensivi dei padroni di casa costretti a subire di rimessa la rete dello svantaggio con la quale vanno al riposo imprecando contro la mala sorte per i due pali e la traversa colpiti. Nel secondo tempo il Soverato parte a spron battuto ma, ancora in contropiede subisce il raddoppio. Finalmente la rete di Lanciano sembra destare il team di casa che, invece, fallisce con Pastori il penalty del possibile pareggio. Nel file del Soverato inizia a serpeggiare il nervosismo ed il primo a farne le spese è Lanciano che viene espulso. Di contro il S. Isidoro su calcio di rigore allunga sul 1 a 3 mentre, i padroni di casa continuano a farsi prendere dalla frenesia in particolare il portiere Rotella che, viene anch’esso espulso “favorendo” la rete del 1 a 4. Castanò riduce il passivo ma i siciliani ancora di rimessa siglano la quinta rete, A chiudere questa gara ci pensa capitan C. Santise realizzando il goal del definitivo 3 a 5.
FINALE INTERREGIONALE (andata)
SOVERATO – S. ISIDORO 3 – 5