Si chiude in bellezza il week-end agonistico dell’Atletico Belvedere, le ragazze hanno vinto 4-3 in casa contro il CUS Potenza.
Una boccata d’aria fresca per il Belvedere, che, con questa vittoria, ricompatta il gruppo delle squadre che lottano per la salvezza. Tanta umiltà e voglia di riscatto; al Palasport quest’oggi si è toccato con mano il carisma e l’irriducibilità della squadra amaranto. Il cammino è difficile, ma la salvezza è un percorso ancora praticabile. Ottima la prova di tutte le ragazze, che sono riuscite a rimontare l’immediato svantaggio e difendere il risultato, dagli attacchi del CUS Potenza, sino alla fine della partita.
Nel primo tempo, vantaggio ospite al 5′ con la GRESIA. Il Belvedere subisce il colpo, costruisce azioni, ma non le concretizza e con il passare del tempo la paura di un’altra giornata sfortunata si configura. A pochi minuti dalla sirena, però, le due talentuose MIRAFIORI (16′) e ALOE (17′) scacciano i fantasmi, portando il Belvedere al riposo sul 2-1. Il secondo tempo, si apre con il goal della SALERNO al 5′. Il Potenza, nonostante il doppio svantaggio non si spegne, con la GRESIA si riporta sotto, 3-2. La partita scorre con capovolgimenti di fronte continui, la ORLANDO al 17′ sigla la rete del 4-2 e ancora la GRESIA accorcia le distanze chiudendo al 19′ sul 4-3 l’incontro.
L’intervista al Mister Cipolla.
U.S.: Mister, una vittoria di carattere?
F.C.: Oggi le ragazze avevano voglia di vincere, lo hanno dimostrato, nonostante i latenti errori in fase difensiva, lottando fino all’ ultimo secondo.
U.S.: Una boccata d’aria fresca per la classifica?
F.C.: Questa vittoria è importante perchè ci rimette dentro al gruppone che si gioca la salvezza. Siamo ancora in una situazione troppo delicata però, non possiamo assolutamente rilassarci.
U.S.: Può essere un punto di partenza, una svolta?
F.C.: Dobbiamo ragionare una partita per volta, senza guardare la classifica, ne tantomeno l’ avversario di turno. Per raggiungere il nostro obiettivo, dobbiamo giocare con la giusta concentrazione e grinta, “aggredendo” ogni pallone come se fosse quello decisivo.
Scritto da: De Giovanni – Marino