A girone di andata concluso il mister spagnolo dello Sporting Locri traccia un bilancio sulla primafase di campionato che vede lo Sporting Locri posizionato al quarto posto in classifica.
«Sono soddisfatto di come è stata affrontata questo prima parte. Abbiamo costruito un gruppo con buoni propositi perché l’obiettivo è giocarci il quarto posto con la SS Lazio e l’Olimpus per poter accedere in coppa». «Stiamo lavorando ogni giorno, soprattutto a livello morale, facendo comprendere alle atlete che in questa elitè bisogna fare molti sacrifici e avere una forza mentale non indifferente».
Poi Lapuente sprona le sue ed è molto diretto: «È normale che in ogni gruppo hai sempre qualcuna che vorrebbe giocare più minuti, ma bisogna capire il prima possibile che l’egoismo non porta da nessuna parte e che il minutaggio personale viene determinato dalla propria attitudine e dalla voglia di lavorare continuamente, perché prima di chiedere di giocare di più e lamentarsi è necessario che si capisca che senza lavoro e sacrificio io non regalo niente. Dico sempre ad ognuna di loro che è fondamentale pensare prima alla squadra e poi al singolo. Questo è importante capirlo già da subito altrimenti non si va da nessuna parte».
Chiede di più Lapuente: «Ci vuole un atteggiamento più determinato e forte, mancano un po’ di cattiveria e un po’ più di sacrificio. Queste due settimane con lo staff vogliamo lavorare molto con la difesa per renderla più aggressiva e poi più attenzione nelle finalizzazioni, non possiamo permetterci momenti alti e bassi».Analizzando le gare di andata il tecnico locrese dice di essere un po’ rammaricato per il finale delle gare contro il Montesilvano e Lazio c5, perché «almeno due punti in più li avremmo potuti prendere, oltre la gara con l’Olimpus dove avevamo agganciato il 2-2 e un episodio compromettente ha poi deciso la gara. Sicuramente la partita più emozionante è stata con la SS Lazio in casa. Le ragazze hanno fatto una partita perfetta, molto intensa con un finale incredibile, meravigliando anche gli addetti ai lavori che ne sono rimasti colpiti. Queste sono soddisfazioni».
C’è una gara che rivedresti e cambieresti qualcosa? «Rivedrei sicuramente la gara contro lo Statte, perché abbiamo avuto un inizio gara pesante e siamo stati colpiti moralmente oltre l’ottima prestazione di Margarito che ci ha negato più volte di riprendere il match. Ora abbiamo più convinzione e strategie per giocarcela alla pari».
Quale Sporting Locri vedremo al ritorno?«Ogni singola giocatrice dovrà capire il proprio ruolo e pensare sempre alla squadra. Questo è l’élite e una squadra d’elite deve giocare di più. L’atleta per guadagnarsi il posto deve cercare soluzioni non creare un problema; la soluzione si trova in settimana parlando e dialogando insieme al lavoro da effettuare e poi concretizzare tutto la domenica durante la partita». Lapuente continua: «Durante la mia carriera ho visto grandi giocatrici dal lunedì al sabato, ma poi alla partita domenicale si bloccavano perché si pensa che basta mettere il piede in campo ed è tutto fatto. Niente di più sbagliato perché quando parlo sono molto chiaro: il lavoro di squadra prima di tutto. Non faccio nomi ma parlo della squadra in generale, per me le atlete sono tutte importanti e la misura dell’importanza sono loro stesse a deciderla con il loro atteggiamento e la loro voglia di mettersi in discussione e con umiltà a servizio della squadra ».«In questa serie non c’è posto per la presunzione ma solo per gente che vuole migliorare. In questa elitè nessuno ti regala nulla. Bisogna guadagnarselo allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. L’arma migliore è la serenità e i risultati arriveranno perché questo club ha un grande staff e una società che crede molto nelle atlete».