Riteniamo che la spiacevole ed inopportuna vicenda che , purtroppo, ieri ha segnato le sorti della partita tra la nostra squadra e la Futsal Rosarno calcio a 5, necessiti di un chiarimento da parte della nostra società. Tutti noi, dirigenti e giocatori, pur non volendo trovare inutili e pretestuose giustificazioni per ciò che non avrebbe mai dovuto succedere, vogliamo con queste poche parole porre la dovuta attenzione degli sportivi e non, dei tifosi e non, sull’andamento dei fatti. Nonostante la circostanza, ripetiamo spiacevole ed ingiustificabile, di uno scontro tra un nostro giocatore ed il direttore di gara, a cui nell’immediatezza tutti i giocatori e i dirigenti ci siamo prodigati di chiedere scusa, tuttavia sentiamo il bisogno, il dovere, e riteniamo più che mai necessario dire quanto segue. Enzo Nasso, colui che fino alla scorsa stagione è stato il nostro capitano, che per anni e’ stato il pilastro , il sostegno, la forza della nostra squadra, il nostro fuoriclasse, E’ UN UOMO E COME TUTTI GLI UOMINI PUÒ COMMETTERE DEGLI ERRORI. Purtroppo ciò che è accaduto, e ci teniamo a ripetere, non doveva certamente succedere, ha visto come protagonista colui che si è sempre distinto per le doti di uomo e giocatore, x la classe, le grandissime qualità tanto da renderlo un’eccellenza x la categoria, l’umiltà e soprattutto la correttezza di gioco riconosciuta da avversari e direttori di gara. Questa stagione calcistica che, purtroppo si è aperta e svolta senza la sua presenza in campo, a causa dei gravi problemi familiari che lo hanno costretto a vivere temporaneamente lontano, si è per lui conclusa con l’amarezza nel cuore, con il rammarico di aver lasciato un ricordo scuro ed indelebile in tutti coloro che lo avevano ammirato ed anche un po’ invidiato. Sabato infatti quando Enzo rientra per la prima volta in campo, sicuramente lo spirito, le emozioni e forse le troppe pressioni psicologiche che ha dovuto affrontare, hanno interferito negativamente sulla sua capacità di controllo. Tanto che, quando il direttore di gara, ( che aveva già espulso due giocatori della nostra squadra) lo ha espulso, solo xché egli voleva dei chiarimenti sulle scelte arbitrali, si è sentito talmente mortificato che non è stato capace di trattenere le sue emozioni, ed ha reagito. Nasso ha inferto un unico colpo al direttore di gara, pentendosene immediatamente tanto che lo stesso si è allontanato dal perimetro di gioco sconvolto x l’accaduto che nulla aveva a che fare con il suo essere. Questa è l’unica verità. Leggere sul sito ufficiale del calcio a 5 calabrese un titolo tanto forte: ” Arbitro finisce in ospedale…” è stato per noi l’ennesima gratuita e più che mai inutile ed inopportuna speculazione. Se è vero che il nostro giocatore ha peccato, e altrettanto vero che non c’è stata alcuna rissa o guerriglia, così come invece veniva ombreggiato nell’articolo. Infatti chi non era presente e si accingeva a leggere avrà senz’altro immaginato dalle parole del giornalista che l’arbitro sia stato ridotto in gravi condizioni e condotto in ospedale, mentre invece lo stesso seppur provato e segnato negativamente dall’accaduto, si è recato in ospedale solo in seguito alle insistenze del nostro presidente, anzi è stato dallo stesso condotto presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Polistena, dove sono state accertate le condizioni di salute dello stesso e, oltre ad uno stress psicologico, non è stato riscontrato alcunché. Tanto che l’arbitro ha rifiutato le cure precauzionali che i medici volevano rendere ed ha preferito rientrare a casa. La nostra società, dunque, che se fosse stata contattata avrebbe potuto informare nel dettaglio il giornalista, pur comprendendo le ragioni che spingono a rendere la notizia il più accattivante possibile, invita a non alterare o esasperare circostanze che, purtroppo sono già di per se incresciose. Ribadiamo la nostra vicinanza al direttore di gara Scaramuzzino, e, auspichiamo che il nostro errore possa essere da esempio per tutte le squadre, non solo la nostra, affinché si impari che il calcio debba essere uno sport sano, vissuto si’ con spirito agonistico, ma anche con la consapevolezza che trascorsi i minuti di gioco bisogna stringersi la mano e guardarsi negli occhi con lealtà, onestà e trasparenza. Lasciamo agli altri tutte le forme di speculazione.
Scritto da: Comunicato stampa