di Giuseppe Praticò – Più di cinquanta giornalisti e più di dieci televisioni accreditate da tutto il mondo: Rai, Sky, Mediaset e addirittura due emittenti straniere, tutti in prima fila per capire se il crimine organizzato possa centrare qualcosa con quanto successo nel periodo natalizio alla società presieduta da Armeni. Queste le presenze a Locri il 10 Gennaio 2016 dopo le minacce ricevute dalla sodalizio amaranto.
Terminata l’onda mediatica si spengono però i riflettori sul Futsal e soprattutto sullo Sporting Locri e nulla importa se domenica la compagine reggina ha affrontato la prima trasferta della nuova gestione ed è stata sconfitta in quel di Fasano. Ormai è tutto dimenticato.
Lungi da noi dare lezioni di giornalismo, ma cavalcare l’onda e strumentalizzare le notizie a volte riesce molto bene a noi giornalisti. Noi che facciamo del Futsal il nostro pane quotidiano, ci saremmo aspettati che l’attenzione mediatica rivolta al nostro sport e allo Sporting Locri non cessasse ed invece.. Nulla il silenzio… Tutto dimenticato! Tanto, siamo più che certi che quando a Locri arriverà la Nazionale di calcio a 5 femminile (come promesso da Tavecchio, ndr), sarete tutti lì, tutti in prima fila per fare lo scoop.
Facile adesso fare la corsa e dire che il crimine organizzato non centra nulla. Facile adesso scrivere che forse i “pizzini” sono autoprodotti. Facile adesso dichiarare che forse la società aveva qualche debito. Ora sì, ora è tutto più facile, ma perché non ci avete pensato il 23 Dicembre prima di infangare il nome della nostra regione.
La Calabria del futsal, quello vero, quello che conta, tifa per le ragazze dello Sporting Locri. E non tifa oggi, non ha tifato nemmeno ieri e nemmeno domenica scorsa. Perchè tanto, tifare per le “nostre” domenica 10 gennaio, era troppo facile ed erano già in tanti. La Calabria del futsal, quello vero, quello che conta, tifa per le ragazze dello Sporting Locri da domenica 31 gennaio, quando il palazzetto di Locri sarà deserto, con il parquet azzurro e senza un dirigente sugli spalti. Già, quel giorno tiferemo per tutte loro, sperando che non sia tardi per far capire al mondo intero che la Calabria non è una terra di merda e basta. E’ anche la terra del mare, del sole, del valore assoluto di sport.
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