La nuova Riforma dello Sport ed il classico “Giochi a calcetto?”
Tantissimi appassionati, grandi giocatori, europeo, mondiale, tutto ciò non basta per riconoscere il calcio a 5 come sport professionistico. Mentre alcune nostre confinanti, come la Spagna un anno fa, hanno compiuto il grande passo, l’Italia continua a rimandare l’evoluzione sportiva, infatti il futsal rimane compreso tra le realtà dilettantistiche della Lega Nazionale Dilettanti. Tra circa un mese qualcosa potrebbe cambiare, non nella classificazione di questo sport tra i professionisti ma, nei fatti, alcune novità scuoteranno l’ambiente. Sarà il d. lgs. n. 36/2021, c.d. Riforma dello Sport, che entrerà in vigore il 1 luglio 2023 con il Decreto Milleproroghe, a scrivere una nuova pagina del futsal italiano. La maggiore novità riguarderà i compensi, quelli che fino ad oggi conoscevamo come accordi economici saranno sostituiti da veri e propri contratti di lavoro sportivo, che interesseranno atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici e sportivi, preparatori atletici. Quindi sarà lavoratore sportivo ogni tesserato che svolgerà dietro corrispettivo le mansioni rientranti tra quelle necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva, salvo che si tratti delle mansioni di carattere amministrativo-gestionale. In ogni caso, le figure lavorative che non rientrano tra quelle menzionate nella Riforma dello Sport e nelle delibere federali faranno riferimento alle ordinarie regole del lavoro. I volontari non spariranno ma dovranno comunque vedersi garantita l’assicurazione per responsabilità civile verso terzi ed il rimborso spese.
Sarà questo il trampolino di lancio per il calcio a 5 che otterrà, finalmente, il palcoscenico che merita? Vedremo. Nel frattempo, le società avranno un gran bel da fare, dovranno preparare una stagione che si attenga non solo alle fresche disposizioni legislative dello Stato ma anche alle nuove deliberazioni del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio a 5, partendo dalla regola dei “formati” (serie B 11 formati, serie A2 10 formati, serie A2 Élite 9 formati, serie A 8 formati; serie A2 femminile 8 formate, serie A femminile 7 formate) fino alla Coppa Divisione riservata ai giocatori nati dal 1° gennaio 2001.
“Giochi a calcetto?”, “Il calcio a 5 è un sport minore”, “Il calcio a 5 è il rifugio dei calciatori falliti”, quante volte siamo costretti a sentire queste frasi e quante volte non abbiamo potuto difenderci perché effettivamente solo il calcio è considerato professionistico. Ma, la difesa del nostro futsal, passa da fatti incontestabili che valgono più di una definizione. I migliori calciatori del mondo hanno iniziato proprio dal fútbol de salón per poi ritrovarsi annoverati tra le stelle del calcio. Da Ronaldinho, Cristiano Ronaldo e Leo Messi, passando per Iniesta e Neymar, tutti accomunati dal consiglio di utilizzare il futsal come propedeutico al calcio, per insegnare il controllo della palla negli spazi stretti, le giocate e le soluzioni rapide, lo spettacolo delle skills che ormai il calcio tradizionale ci offre sempre meno. Chiediamoci il motivo per cui i migliori giocatori di calcio sono sudamericani, spagnoli e portoghesi, probabilmente perché, da quelle parti, lo street soccer, il beach soccer, il futsal, sono considerati e apprezzati come grandi sport o, alla stregua, fondamentali per la formazione di un calciatore.
Federica Giovinco