La difesa individuale (I° Parte)

surace peppeParte la nuova rubrica sulla tattica. Peppe Surace, nuovo collaboratore della redazione, ho realizzato il suo primo articolo.

La difesa individuale nel futsal viene esattamente copiata dal mondo del basket, dove si possono trovare gli stessi principi tecnico-tattici.

Questo modello di difesa (individuale, a uomo) viene utilizzata soprattutto nelle categorie più alte dove il livello del palleggio è molto elevato e tutte le qualità dei giocatori, tra cui anche la capacità aerobica ed anaerobica, sono molto alte.

Viene, inoltre, utilizzata perché permette sempre di tenere alta la linea difensiva e, di conseguenza, di portare la squadra avversaria lontana dalla propria porta.

Come tutti i sistemi difensivi sono presenti dei punti di forza, di debolezza e principi di base ben precisi:

1) LA CONCENTRAZIONE DEI GIOCATORI E’ RIVOLTA VERSO L’AVVERSARIO

2) LA MARCATURA PUO’ ESSERE ALLENTATA SOLO SE IL NOSTRO AVVERSARIO E’ LONTANO DAL PALLONE

3) ESSERE SEMPRE SOTTO LA LINEA DELLA PALLA

4) NON ANDARE IN RADDOPPIO IN ALCUNE ZONE DEL CAMPO

5) IL PORTATORE DI PALLA DEVE SEMPRE ESSERE PRESSATO

6) NON SEMPRE SI PUO’ EFFETTUARE UN CAMBIO DI MARCATURA

7) AIUTARE PER MEZZO DELLA VOCE IL COMPAGNO CHE STA PRESSANDO LA PALLA

8) NON BISOGNA MAI SUBIRE UN “DRIBBLING CORTO” *

*NB:Il dribbling corto è quello che permette al giocatore di riavere il controllo della palla subito dopo aver superato il proprio marcatore.
Questo tipo di “drible” mette in difficoltà ogni schema difensivo perché elude qualsiasi aiuto da parte dei compagni.

Per poter attuare questa difesa bisogna essere ben preparati fisicamente perché è molto dispendiosa a livello psicofisico;si deve tener conto delle caratteristiche individuali di ogni singolo giocatore per evitare di squilibrare il quintetto in campo.

Va allenata costantemente la situazione di 1vs1, 2vs2, 3vs3 ecc…

E’ molto utile allenare i portieri e giocatori di movimento in situazioni di inferiorità numerica e ribaltamento di fronte perché in queste situazioni sono molto frequenti intercettamenti e ripartenze.

Punto essenziale:
• POSTURA
1) Curare minuziosamente la postura del difendente (posizione busto /gambe/piedi/ braccia), perché da questa si determinerà il recupero della sfera.
2) Osservare e studiare attentamente la posizione del corpo dell’avversario in possesso di palla. Questo ci farà capire le sue intenzioni (se dribbla o se effettuerà un passaggio). Un esempio concreto è possibile vederlo nelle partite di categoria superiore dove i marcatori, in fase di pressing, tendono a concentrarsi sullo sguardo e sulla posizione del corpo dell’avversario piuttosto che sulla sfera

Peppe Surace  

 

Scritto da: Peppe Surace