di Pier Santo Gallo – Bilancio positivo in questa stagione 2014-2015 per il settore giovanile del Catanzaro C5 Stefano Gallo.
Il vivaio giallorosso, al primo anno di attività, ha praticamente portato tutte le sue rappresentative a primeggiare nella regular season e a giocarsi gli spareggi play-off per accedere alle fasi successive. Spareggi che non sono andati per il meglio anche (e soprattutto) a causa delle vicissitudini che hanno colpito la società del presidente Alfieri riguardo la chiusura del PalaSant’Elia, che ha costretto le diverse squadre a ridurre in maniera drastica gli allenamenti negli ultimi due mesi a causa della mancanza di strutture in grado di ospitarle. Un grave intoppo, questo, che comunque è avviato verso la completa definizione in positivo, con la stessa società che, dopo il dissequestro della scorsa settimana, sta provvedendo in queste ore ad apportare le modifiche richieste dalla commissione di vigilanza, in modo tale da renderlo nuovamente fruibile perfettamente sicuro per le manifestazioni sportive.
Al di là dei risultati di squadra, sono emersi poi diversi ragazzi che, con lavoro, sacrificio, impegno e voglia di migliorarsi, potranno avere delle importanti chances di arrivare un giorno a difendere i colori della prima squadra nel grande futsal della serie A2, oltre ovviamente a Luca Frustace, talento classe ’97 che è stato convocato per due volte in Nazionale Under 21 dal ct Albani e che, insieme al fratello Fabrizio, si è rivelato fondamentale in molte delle partite della formazione di mister Andrea Lombardo.
A ciò sono da aggiungere i lusinghieri risultati che sta raccogliendo la Scuola Calcio di mister Fabiano, con Esordienti e Pulcini attualmente al secondo posto nei loro rispettivi campionati ancora in corso. Insomma, un settore giovanile che, nonostante non abbia ancora raggiunto i 12 mesi di attività e le peripezie legate al PalaSant’Elia, è sicuramente andato al di là delle attese. Ma il Responsabile Franco Modestia è già a lavoro da tempo per migliorarlo e potenziarlo dal punto di vista strutturale e organizzativo, in modo tale da farlo diventare un’eccellenza nazionale e permettere così di realizzare il sogno della dirigenza giallorossa: una prima squadra composta da ragazzi del vivaio in grado di giocarsi ad armi pari con le altre contendenti il campionato di A2, proprio come l’Acireale di queste ultime stagioni.