di Giuseppe Praticò – Durante questo lungo anno sono state diverse le audizioni della Procura Federale. Ai tesserati ascoltati, per uniformità, sono state rivolte domande analoghe ed ad alcune di esse, tutti hanno risposto nello stesso modo.
Tra le risposte prodotte dai vari tesserati del Cisternino, emerge, cosi come riportato dal Procuratore, che nonostante la porta del Sammichele fosse sguarnita in quanto in campo con il quinto di movimento, i giocatori del Kroton buttavano i palloni fuori dal campo.
Secondo i tesserati ascoltati, la chiave di tutto era la gara giocata a Mola di Bari tra l’Ares Mola ed il Futsal Melito terminata alcuni minuti prima rispetto alla gara di Crotone. Con la certezza di aver acquisito la salvezza, causa sconfitta del Melito, i giocatori del Kroton smettevano di giocare e non si opponevano agli avversari.
Rimaniamo attoniti quando sfogliando l’informativa, leggiamo le dichiarazioni dei tesserati del Cisternino secondo cui un dirigente dell’Ares Mola (omissis), con aria sorniona, aveva confidato a due dirigenti del Cisternino (omissis) nonché alla presenza di dirigenti del Mola, che nella mattinata del 04/04/15 si era incontrato in una stazione di servizio con un dirigente del Futsal Melito chiedendogli un premio di euro 2000 in cambio della vittoria al fine di ottenere la salvezza ai danni del Kroton. Nell’occasione – si legge – il dirigente del Mola proferiva le seguenti parole (citiamo testualmente): “Io proprio sono stato quello che è andato nella benzina a chiedere i 2000 euro per la vittoria del Melito e al termine del primo tempo ho avvicinato i dirigenti del Melito proponendo lo scambio”.
Da quanto riportato, il dirigente del Melito rifiutò immediatamente “l’offerta”.
A cosa servivano le 2000 euro? In seguito ai problemi economici, la società pugliese non potè tenere fede agli accordi presi con i giocatori ad inizio stagione. Per ovviare al problema, trovarono l’accordo di un premio per ogni singola vittoria. In questo caso, anche con la sconfitta, il premio sarebbe stato riconosciuto.
Secondo quanto riportato dai tesserati del Cisternino, i dirigenti del Mola avevano posto in essere una sorta di “asta” coinvolgendo il Sammichele.
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