Le specifiche A.I.A. sulle regole inerenti azioni di giuoco

logo AIALe recenti polemiche innescate per un presunto errore tecnico arbitrale nella gara di campionato di serie C1 tra Enotria e Roglianese, è un argomento di molteplici discussioni. Dopo avere ricevuto informazioni dagli organi competenti sulle regole inerenti l’azione di giuoco contestata, dall’AIA arrivano le sotto indicate distinte:

Specifiche del Settore Tecnico sulle novità regolamentari relative al gioco del portiere – Stagione 2010/2011

Con riferimento alla regola 12 “Falli e scorrettezze”, al punto “Falli sanzionabili con un calcio di punizione indiretto” il testo recita “Un calcio di punizione indiretto èaccordato alla squadra avversaria se un portiere commette una delle seguenti quattro infrazioni: dopo aver giocato il pallone, lo tocca di nuovo nella propria metà del rettangolo di gioco, dopo che gli è stato passato volontariamente da un compagno di squadra senza che lo stesso sia stato toccato o giocato da un avversario.”

La prima considerazione è che scompare dal testo il riferimento alla linea mediana: ne consegue che, se il portiere si trova nella propria metà campo e ha giocato il pallone, per riceverlo nuovamente da un compagno non è sufficiente che il pallone oltrepassi la linea mediana: questo deve essere toccato da un avversario o deve esserci una qualunque ripresa di gioco che fa ripartire una nuova azione.

Analizzando con attenzione il testo sopra riportato, si possono fare le seguenti considerazioni:

  1. la frase “dopo aver giocato il pallone” non fa un distinguo su dove avviene il primo passaggio del portiere verso un compagno di squadra: ciò significa che il portiere può spossessarsi del pallone in qualunque zona del terreno di gioco, sia essa la propria metà che quella avversaria; pertanto, la posizione del portiere nel momento in cui si spossessa del pallone è ininfluente ai fini della valutazione dell’infrazione;

2. la frase “lo tocca di nuovo nella propria metà del rettangolo di gioco” individua una condizione ben precisa secondo la quale, affinché si verifichi il fallo, è necessario che il pallone venga toccato dal portiere quando quest’ultimo si trova nella sua metà campo. Quindi si devono verificare due condizioni contemporaneamente: che il portiere tocchi il pallone e che si trovi nella propria metà campo;

3. la frase “dopo che gli è stato passato volontariamente da un compagno di squadra senza che lo stesso sia stato toccato o giocato da un avversario”specifica due ulteriori condizioni: che ci sia un passaggio volontario da parte di un compagno verso il portiere e che, nel frattempo un giocatore avversario non abbia toccato il pallone (anche involontariamente).

Vescio Ercole designatore arbitriSulla base di quanto pubblicato, così come si accusano spesso gli arbitri di negligenza additandoli (in alcune circostanze) di non conoscere le regole, sarebbe opportuno che, chi afferma cose errate senza adeguate documentazioni quanto meno abbia il buon senso di chiedere scusa.

A dare ulteriore rafforzamento a quanto sopra descritto, estrapolandolo dal regolamento AIA, si allega integralmente quanto descritto:

Falli e scorrettezze   REGOLAMENTO A.I.A.

Falli sanzionabili con un calcio di punizione indiretto

Un calcio di punizione indiretto è accordato alla squadra avversaria se un portiere commette una delle seguenti quattro infrazioni:

regola 12 – pag. 47

controlla il pallone con le mani o con i piedi nella propria metà del rettangolo di gioco per più di quattro secondi

dopo aver giocato il pallone, lo tocca di nuovo nella propria metà del rettangolo di gioco, dopo che gli è stato passato volontariamente da un compagno di squadra senza che lo stesso sia stato toccato o giocato da un avversario

tocca il pallone con le mani all’interno della propria area di rigore dopo che gli è stato volontariamente passato con i piedi da un compagno di squadra

tocca il pallone con le mani all’interno della propria area di rigore dopo averlo ricevuto direttamente da una rimessa dalla linea laterale eseguita da un compagno di squadra

Un calcio di punizione indiretto è parimenti accordato alla squadra avversaria, se un calciatore, a giudizio degli arbitri:

gioca in modo pericoloso in presenza di un avversario

ostacola la progressione di un avversario

ostacola il portiere nell’atto di lanciare il pallone che ha tra le mani

commette nei confronti di un compagno di squadra una delle nove infrazioni

sanzionabili con un calcio di punizione diretto se commessa nei confronti di un avversario

commette qualunque altra infrazione precedentemente non menzionata nella Regola 12 o in un’altra Regola, per la quale il gioco è stato interrotto per ammonire o espellere un calciatore. Il calcio di punizione indiretto dovrà essere eseguito dal punto in cui è stata commessa l’infrazione.