Eccoci ad un altro appuntamento con la nostra rubrica. Oggi, è il turno di Giovanni De Raffele, mister della Virtus SBS, matricola del girone B di C2 che dopo quattro giornate già detta legge.
Un esordio in C2, fin qui, impeccabile. Si aspettava subito questi risultati?
Non ne ero molto sicuro, ma me lo aspettavo, visto i calcettisti che compongono il roster. Ero e sono consapevole della forza della mia squadra, anche se c’è molto da lavorare per potersi migliorare e ad ambire ad alti traguardi.
Avete dimostrato carattere anche nel turno di Coppa Italia confrontandovi con la Vibo C5, squadra di categoria superiore. Qual è il punto di forza di questo gruppo?
Nella partita con il Vibo C5, di C1, abbiamo capito che potevamo fare delle cose importanti per la nostra stagione. Nonostante fossero le nostre prime due partite ho potuto provare veramente la squadra. Il punto di forza è sicuramente l’empatia che si è creata in società, tra staff e calciatori. Più che una squadra è soprattutto una famiglia, ed è proprio questo che fa sì che il clima tra di noi sia sempre gioviale e scherzoso. Senza questi elementi sicuramente non saremmo la squadra che siamo.
Un’altra partita di carattere è stata quella contro la Fantastic Five Siderno. Dal 5-1 al 5-6 e infine 6-6. È comunque un punto guadagnato?
Beh, a Siderno potevamo portare a casa i 3 punti. Dopo la rimonta dal 1-5 al 6-5, abbiamo avuto molte occasioni per poter chiudere la partita, ma non siamo riusciti a concretizzarle. La Fantastic Five è un’ottima squadra, quindi va bene lo stesso, non ne faccio un dramma. E’ un punto guadagnato. Guardiamo avanti, sempre.
Una nota: la Virtus segna tanto ma prende altrettanti gol. C’è qualcosa da sistemare, secondo lei, nella fase difensiva?
E’ proprio la fase difensiva che spesso mi fa saltare i nervi (si scherza!). Cercheremo di lavorare un po’ di più per curare questo aspetto sotto tutti i punti vista, da quello tattico a quello psicologico. Abbiamo a disposizione elementi che fanno la differenza in fase offensiva ma rimaniamo scoperti indietro. Parte dei gol subiti sono spesso venuti nella fase di ripartenza delle squadre avversarie.
La stagione è ancora lunga e tutto può succedere. Quali sono ad oggi i vostri obiettivi?
La stagione è sicuramente ancora all’inizio. Abbiamo giocato 4 partite, con 3 vittorie ed un pareggio, e ciò non deve far pensare che per noi sia tutto facile, anzi! Sicuramente questa partenza è un buon viatico per credere nelle nostre forze e poter fare sempre meglio. Comunque, come I° anno di C 2, ambiamo almeno alla zona Play Off, anche in virtù della campagna acquisti messa in opera dalla Società, nelle persone del Presidente Giuseppe Maiolo e del Vice Domenico Rosso. Sono riusciti ad accaparrarsi giocatori esperti e di categoria. Sono però consapevole del fatto che vi sono altre squadre che hanno ben più esperienza di noi in questa categoria, e che col passare del tempo verranno fuori. Voglio precisare che ho la fortuna di poter allenare degli elementi tecnicamente forti, come il capitano Enrico Carvelli, il “veterano” Antimo De Padova, che mi fa anche da “assistente tecnico” ed il nostro capocannoniere Bruno Vilone, che purtroppo, causa infortunio, starà fuori per qualche mese. A questi, come ho detto prima, si sono aggiunti alcuni giocatori veramente forti come Emanuele Sinopoli, Domenico Zaffino e Cristian Macrillò, che riescono a fare la differenza con il pallone tra i piedi, e il jolly difensivo Giacomo D’Aquino, senza tralasciare il portiere Vitantonio Tassone. Gli altri calcettisti, che sono rimasti dalle scorse stagioni, sono sempre al “TOP”, e voglio citare gli “eterni” Massimiliano Tassone e Gabriele Coda, insieme ai due promettentissimi giovani, Salvatore Mannella e Vincenzo Gallace.
C’è una squadra che teme di più e perché?
Non temo solo una squadra. Credo che ce ne siano almeno cinque in corsa per vincere il campionato. Le prime sono sicuramente la Gallinese ed il Cittanova, squadre veramente forti e con giocatori di esperienza. Poi ci sono il Roccella, il Filadelfia (anche se con un avvio un po’ a rilento) ed infine il Siderno, che abbiamo già affrontato e che mi ha fatto un’ottima impressione. Per il resto credo che le altre squadre siano anche abbastanza forti, ma quelle citate in precedenza sono sicuramente un gradino al di sopra.
Un’ultima domanda, personale, se permette. Che progetti ha per la prossima stagione?
Per adesso non ci penso. Voglio godermi questo primo anno di allenatore in Serie C, cercando di dare tutto me stesso. Non ti nego che sarebbe bello potermi riconfermare con la VIRTUS, magari in C1 (AHAHAHAHAH). Sono particolarmente legato a questa Società, e soprattutto ai miei calciatori, ragazzi fantastici e con quel pizzico di follia che non guasta. Proprio per questo mi trovo bene. Per adesso vediamo come va il campionato, sperando che la favola della “matricola terribile” continui a lungo.
Grazie per avermi dedicato questo spazio.
Scritto da: Maria Chiara Sigillò