Le ragazze dell’Az Gold Woman non percepiscono stipendo da quattro mesi, nonostante tutto, LORO decidono di tener fede agli impegni presi e scendono in campo attuando questa singolare protesta.
di Marco Taglieri (Sportag.it) – Maglie nere per il riscaldamento pre-derby. Divise con tanto scotch, rigorosamente nero, a coprire scritte, stemmi e loghi. Un chiaro gesto di protesta. L’Az Gold Women Chieti è scesa in campo così ieri pomeriggio al pala Rigopiano di Pescara, nel sentito match contro ilMontesilvano. Un primo tempo piuttosto sterile, con le biancazzurre che chiudono la frazione in vantaggio per 3-0. Una ripresa in cui le teatine si trasformano, rimontano e sorpassano le avversarie (da 0-3 a 4-3), prima di cedere nuovamente e definitivamente nel finale (6-4 per il Montesilvano).
A fine partita c’è voglia di parlare. C’è voglia di far sapere che la situazione non è più accettabile. «Oggi abbiamo anche pensato di non presentarci al campo. – ci spiega il capitano e portiere Az Marika Mascia – ma alla fine abbiamo deciso di lottare, tutte insieme, noi e il mister. Preferiamo vivere a testa alta e cadere, piuttosto che camminare in ginocchio. Stiamo dando l’anima, stiamo andando oltre le nostre qualità e possibilità, ma non so fino a quando potremo continuare in queste condizioni».
La situazione è in evoluzione. Sono giorni caldissimi, decisivi per il futuro del sodalizio teatino. In attesa di novità societarie, qualora dovesse permanere lo status quo attuale di ingenti difficoltà economiche e logistiche, l’Az Gold Chieti potrebbe anche non partecipare alle imminenti Final Eight di coppa Italia.
Scritto da: Redazione
