Vittoria entusiasmante della Royal Team Lamezia alla fine applaudita a scena aperta dai circa mille presenti al PalaSparti! E’ stata la vittoria del cuore e del carattere della squadra di patron Mazzocca, che non si è arresa dopo aver subìto nella ripresa (13’) il gol della bomber Saraniti. A cinque minuti dalla fine il riscatto delle lametine che non hanno mai mollato, trovando con l’opportunista Tiziana Pota due gol di pregevole fattura, brava a mostrarsi fredda da distanza ravvicinata in due azioni-fotocopia. Mister Carnuccio adotta qualche modifica nel quintetto iniziale: con Reda, Fragola e Mirafiore sceglie Romola e Pota per completare la formazione. Risponde il collega Assenza con Sirna in porta, Cicero, Primavera, capitan Palumbo e Saraniti. E’ una gara piacevole come poche: si assiste davvero ad uno spettacolo palpitante con occasioni pericolose da ambo le parti. Bravi soprattutto i portieri, Sirna e Reda spesso protagoniste a salvare la propria porta. Il primo sussulto è di Linza per la Royal (7’) che ci prova ben due volte ma Sirna è superlativa. Quindi risposta ospite con Primavera e Saraniti. Poi ci prova Mirafiore servita da Marrazzo, palla di poco fuori. Poi ecco il capolavoro di Reda su Saraniti: l’estremo lametino è prodigiosa due volte nella stessa occasione. Dopo il primo time out ancora Reda sugli scudi: esce a valanga su Ricupero (13’), e sulla ribattuta la siciliana sbuccia la sfera. La gara non conosce soste se non per i time out: Leone per il Lamezia tira fuori, ancora Ricupero trova pronta Reda in angolo, sempre l’attaccante siciliana coglie pure il palo (17’). Royal risponde con Mirafiore e Fragola, brava Sirna. Ed in chiusura di tempo ancora Reda bravissima in uscita fuori area su Mazarese e poi in tuffo su Ricupero. Primo tempo straordinario. Nella ripresa Royal con Reda, Fragola, Mirafiore e le novità Bagnato e Linza. Vittoria con le stesse del primo tempo. Dopo vari tentativi di Linza, Bagnato, Mirafiore per Lamezia, e Cicero e Palumbo per Vittoria, è proprio la squadra siciliana a sfiorare concretamente il vantaggio. Reda esce dall’area, Leone perde palla che finisce a Saraniti che tira in porta, sulla linea è Mirafiore a salvare in scivolata spettacolare. Ma è il preludio al gol ospite: la difesa lametina cincischia in area e Saraniti è la più lesta ad infilare Reda con un rasoterra. Da qui in poi la riscossa lametina: Carnuccio opta per il 5° uomo di movimento (Bagnato), e dopo il rischio corso con Saraniti che non inquadra la porta vuota, ecco la rimonta lametina. Due volte Pota, prima imbeccata da Fragola e poi da Mirafiore, con un gioco di gambe sottoporta beffa Sirna. 2-1 e PalaSparti in visibilio. Gli ultimi 2 minuti e mezzo sono di autentico pathos, anche perché il Vittoria utilizza il 5° uomo (Palumbo). Prima è Fragola per la Royal che rischia di fare tris, quindi è l’eccezionale Reda ad opporsi ad un colpo di testa ravvicinato di Saraniti. POTA. Ovviamente contenta a fine gara Tiziana Pota (5 gol finora): “Partita difficile per noi, recuperata nel combattuto finale grazie anche al 5° uomo, riuscendo prima a pareggiare e poi a vincere. Due gol-fotocopia provati spesso in allenamento, sarà contento il nostro mister. Un Vittoria che anche all’andata ci ha dato problemi, e anche oggi si è mostrata compatta e spesso salvato dal loro portiere. Evidentemente mi porta bene, segnai pure all’andata, speriamo di ripeterci per le prossime partite”
In classifica perde la capolista Bisceglie (2-1 a Palermo), mentre la vice Martina vince (4-3 sul campo dell’altro Vittoria). La Royal (25 punti) resta terza ma accorcia dal primo posto di tre punti. Domenica trasferta a Zafferana, fanalino di coda.
LAMEZIA: Reda, Leone, Fragola, Mirafiore Bagnato; Linza, Pota, Scicchitano, Marrazzo, Imbesi, Romola, Vezio. All. Carnuccio
VITTORIA: Sirna, Cicero, Palumbo, C. Ricupero, De Pasquale, Saraniti, Primavera, Calebi, V.Ricupero, Othmani, Candiano, Mazarese. All. Assenza
ARBITRI: Greco di Cosenza e Cundò di Soverato. Cronometrista Lizzio di Catanzaro.
RETI: 13’ st Saraniti (V), 15’ st e 17’ st Pota (L)
Scritto da: Rinaldo Critelli