Rhegion 730 F.C., la lettera del presidente Chiofalo dopo le decisioni del Giudice Sportivo

“Lanciato un messaggio sbagliato ai protagonisti della rissa di domenica”

In merito alle decisione del GS riportate del comunicato n. 29 del 03/02/2022 (clicca qui, ndr), l’ASD Rhegion 730 FC nel condannare fermamente il gesto del proprio tesserato, già raggiunto dai provvedimenti disciplinari interni, intende chiarire quanto accaduto: durante la partita svoltasi Domenica 30/01 contro l’Italica XXI un nostro tesserato entrato in campo da pochi minuti non è riuscito a sopportare le pesanti provocazioni subite da un difensore avversario che senza soluzione di continuità lo ha colpito a palla lontana con gomitate sulla schiena ed in testa; il nostro tesserato ha quindi reagito in un modo che non è accettabile per lo stile della nostra società, motivo per il quale ha subito provvedimenti disciplinari ancora più pesanti rispetto alla squalifica subita dal Giudice Sportivo. Ciò che però è assolutamente inaccettabile è quello che è accaduto subito dopo la reazione, con l’intera squadra avversaria che ha letteralmente aggredito con estrema violenza il nostro giocatore causandogli delle ferite che hanno comportato il ricorso alle cure mediche. I provvedimenti intrapresi dal Giudice Sportivo sono totalmente inadeguati e oggettivamente sproporzionati rispetto alle scene di estrema violenza perpetrata da più di 10 persone contro 1. La Rhegion condanna fermamente qualsiasi atto di violenza ed invita la Federazione a riflettere con più attenzione sul ruolo educativo che lo sport svolge: ai giocatori che si sono resi protagonisti di quelle indegne scene selvagge è stato lanciato il messaggio che possono farlo, tanto se la caveranno solo con qualche giornata di squalifica ad un paio di loro. Lo stile della nostra società è oggettivamente dimostrato dal fatto che nessun altro componente della nostra squadra ha partecipato a quelle scene barbare e indegne di una partita di calcio, pertanto ci sentiamo in diritto di invitare ad una profonda riflessione gli organi competenti relativamente all’importantissimo ruolo educativo di cui hanno piena responsabilità: è sufficiente verificare le date di nascita dei componenti della squadra avversaria per rendersi conto che questi leggerissimi provvedimenti intrapresi dal Giudice Sportivo, oltre ad avere il retrogusto amaro dell’ingiustizia, rischiano di alimentare un modo di fare che nulla ha a che fare con i sani valori dello sport, rappresentando un pericolosissimo segnale diseducativo.

Il presidente dell’ASD Rhegion 730 FC Alessandro Chiofalo