Girone E – Finale playoff (ritorno)

 

Stefanaconi 01 06 13L’apoteosi. La gioia. La gloria. La C2. Stefanaconi in Paradiso. Il resto conta poco. Come conta poco chi e come ha segnato, tanto c’era tutta una squadra, tutta una panchina, tutta una dirigenza compatta a ricercare un’unica cosa: la meritata promozione.
La cronaca racconta di una partita quasi perfetta, quasi a causa dei gol subiti, che hanno dato ancora più pathos – se ce ne fosse stato bisogno – ad una gara dai forti contenuti tipici del futsal almeno dalla parte giallorossa, squadra matura e rocciosa, che sciorina per tutta la gara una fase di possesso eccellente, una di non possesso intensa ed una di transizione animalesca, gagliarda e possente. pino de fina  presidente stefanaconiI leoni giallorossi scendono in campo con l’eccellente D’Aspromonte tra i pali, il decisivo Defina ultimo, i superbi Isaia e Gugliotta in banda e il fuoriclasse Mandarano pivot. Subentreranno Lopreiato, simbolo di un paese intero e storico giocatore giallorosso e il motorino modificato Paniconi, che finalmente diventerà anche decisivo. In panca, oltre a questi ultimi, Gioghà, Condoleo e La Caria. Indisponibili Mazza, Lacroce e Fiarè, uniti e vicini col cuore e col cellulare alla sfida che decideva l’accesso alla C2. Pronti via ed ecco la gara che ti aspetti: possesso palla giallorosso, come all’andata e Vibo calcio a cinque arroccata in pressing difensivo ad attendere le ripartenze come unico sbocco. Lo Stefanaconi calcio a cinque alterna ampiezza e profondità, accelerazioni e temporeggiamenti come una squadra ormai matura ed esperta e sa arrivare facile al tiro a rete ed alla conclusione efficace. mister MaccaroneAl decimo rompe gli indugi Gugliotta, che corona una stagione eccezionale, da grande calcettista e sfrutta gli spazi creati in maniera sapiente ed efficace dai compagni, entrando come una lama affilata nel burro tra le maglie biancoazzurre vibonesi. Uno a zero, preceduto come al solito da tante conclusioni dei giallorossi sbaragliate da un ottimo Valente, portiere dell’As Vibo, in giornata di grazia. Ma i destini dei leoni di Mister Maccarrone sembrano avversi e su due sbavature difensive originate da due errori personali, subiscono addirittura due reti dei biancoazzurri vibonesi con Brosio e Bulzomì, abile a ribattere a rete una conclusione che era terminata sulla traversa. La doppia marcatura stenderebbe un bisonte, ma non i veri leoni, che comunque chiudono in svantaggio la prima frazione di gioco dopo averla dominata. Se il primo tempo era stato un monologo del team di Mandarano e soci, la ripresa sarà a senso unico, tanto che l’eccellente D’Aspromonte interverrà con una bella parata solo a due minuti dalla conclusione dell’incontro a giochi fatti. I leoni iniziano la ripresa delle ostilità col piglio dei fenomeni, alzano il baricentro ed invitando l’As Vibo a giocare rapida e ad un tocco, palesando tutte le difficoltà di Callipo e compagni, che hanno come unico sfogo il lancio lungo per il proprio pivot, esattamente quello che vuole Mister Maccarrone. mandarano antonio  stefanaconiQuando la palla transita in banda, Isaia, Gugliotta e Paniconi, a turno, diventano letali e cattivi. Vibo non gioca più. Le conclusioni dei giallorossi fioccano e Valente para veramente tutto. La triangolazioni specifiche studiate in settimana mettono Defina, Mandarano, Paniconi, Gugliotta e Isaia a tu per tu con l’estremo biancoazzurro, ma questi si dimostra determinante. Finalmente capitan Mandarano, il vero fuoriclasse giallorosso, assesta il colpo del 2-2 e Paniconi dopo due minuti quello del 3-2 su assist di Isaia. Vibo non respira più, i leoni hanno la bava alla bocca e cercano il colpo del kappaò, il gioiello, la gemma, il gol C2, che stenta arrivare anche grazie alla somma carica di sfortuna che fa gridare al gol ripetutamente senza mai poter davvero esultare. Ci vorrebbe un guizzo, il colpo di un fenomeno, ma Mandarano non sembra in giornata, in questa fase, cincischia e giochicchia col pallone, rallentando i ritmi e dando ossigeno ai biancoazzurri vibonesi. Quando tutto sembra finito, quando lo spettro dei supplementari è alle porte, quando siamo al 28′ però, il fenomeno di casa, il gioiello di Stefanaconi decide che è ora di diventare man of the match. Difende palla sulla trequarti, spalle alla porta, dribbla con tunnel un avversario e mette all’incrocio la gemma preziosa che fa esplodere una squadra, una folla, un paese tinto di giallorosso per l’occasione. Antonio Mandarano realizza il gol che vuol dire C2, conduce per mano la sua fede in Paradiso quando mancano 2′ di recupero. Mister Maccarrone sapientemente decide che è ora di sfruttare il proprio time-out ed infonde carica ai suoi. I ragazzi, come fanno da due anni, lo prenderanno alla lettera. Vibo si getta disperatamente all’assalto, De Pinto cerca di lasciare il proprio marchio sulla gara, il triplice fischio sancisce un verdetto fatale: Stefanaconi in C2. La gioia ed il vero affetto di un gruppo che ha come collante la vera voglia di stare assieme esplodono e deflagrano. Pino Defina, Andrea Sgromo, Michele Lopreiato e Paolo Franzè, i Mister Peppe Rubino e Dario Maccarrone sono commossi e si abbracciano festosi. I ragazzi sono una piramide di braccia e gambe intrecciate. E’ più di un campionato vinto. E’ più di una coppa vinta. E’ la gioia che solo a Stefanaconi si sa provare. Chi non lo sa non può immaginarla. Come detto, Stefanaconi in Paradiso. Il resto conta poco. Come conta poco chi e come ha segnato, tanto c’era tutta una squadra, tutta una panchina, tutta una dirigenza compatta a ricercare un’unica cosa: la meritata promozione.

 GIRONE E
FINALE PLAYOFF (ritorno)
STEFANACONI – VIBO C5 4 – 2 (and. 2 – 3)
PROMOSSA IN C2
STEFANACONI