Il Presidente Chiofalo risponde al suo omologo in un commento sulla nostra pagina Facebook
Egregio Presidente Vitale visto che mi chiama in causa direttamente, ma non ritenendo opportuno emanare un ulteriore comunicato per di più personale, mi corre l’obbligo di replicare e lo faccio direttamente qui sperando che qualcuno Le faccia arrivare le mie riflessioni.
Come può ben immaginare sono costretto a respingere con forza qualsivoglia presunta lezione a cui si riferisce: la Rhegion è una realtà sicuramente giovane ed inesperta ed ha certamente tanto da imparare dal punto di vista della gestione sportiva in senso stretto, ma non ha assolutamente nulla da imparare da nessuno in termini di lealtà e correttezza avendo fin da subito messo al centro del nostro progetto valori per noi fondamentali quali appunto lealtà, correttezza e solidarietà. Valori che ci impegnamo a perseguire quotidianamente. Riteniamo infatti che lo sport a questi livelli se non viene utilizzato unicamente quale veicolo di questi valori non ha alcun senso di esistere. A testimoniarlo non sono solo queste parole ma fatti noti e meno noti tra cui una coppa disciplina sfiorata il primo anno ed una vinta il secondo anno di vita. Mi sembra uno score decisamente migliore.
Per quanto riguarda il Suo gentile tentativo di ledere l’immagine della nostra giovane realtà, rispondo a qualche punto:
1 – Fermo restando che ho enorme rispetto per la Sua lunga storia in questo sport e grande stima nei Suoi confronti grazie alle referenze di amici comuni, mi rendo conto che ogni tanto presi dalla passione sfrenata che abbiamo per questo sport può capitare di farsi coinvolgere un pò troppo e mi ci metto io per primo; questa premessa per dire che se c’è fraintendimento nell’interpretazione delle immagini a cui si riferisce, deve essersi trattato di enorme fraintendimento, quasi gigantesco direi. Andare infatti di gran carriera verso un ragazzo di circa 20 anni urlandogli contro e puntando il dito (le immagini son li) e poi andare dentro la gazzarra finendo addosso al ragazzo facendolo cadere a terra, tutto sembra fuorché un voler dividere e proteggerlo. Se abbiamo capito male chiediamo umilmente venia, ci permettiamo però di consigliare un approccio diverso che limiti il più possibile il rischio di fraintendimento.
2 – Mi dispiace che abbia sentito l’esigenza di rendere pubblici (molto) eventuali messaggi che avrebbe ricevuto da componenti della Rhegion, nel tentativo di ledere la nostra immagine infatti ha un pò tradito la loro fiducia perché qualcuno, di quelli che sono TUTTI bravissimi ragazzi, magari può aver solo tentato di stemperare la situazione e come risposta da parte Sua ha ottenuto l’essere fatti passare come persone che tramano alle spalle della squadra in cui militano, mettendoli di conseguenza in grossa difficoltà
3 – La ricostruzione di quanto successo dentro e fuori il campo durante la partita non la affronto nemmeno perché lascerebbe decisamente il tempo che trova: ho una visione diametralmente opposta dunque non può esserci un punto di incontro; una cosa però la devo precisare: Le avranno sicuramente riferito malissimo, ma era necessario fare il giro dall’altra parte del campo e non appena ci siamo accorti ci siamo precipitati, io per primo, a sedare gli animi e riportare la calma da entrambe le parti con la collaborazione di qualcuno dei dirigenti dell’Olimpia che mi preme precisare essere tutti bravissimi ragazzi; per quanto riguarda l’episodio in se, non deve succedere ma credo si possa comprendere un padre istintivamente preoccupato per un figlio che stava avendo “problemi” con una persona di età e stazza almeno doppie
4 – È singolare che nel tentativo di ledere la nostra immagine, ha riportato (in modo molto parziale questo si) l’episodio più emblematico della nostra breve storia, quello che rappresenta al meglio i valori che perseguiamo e di conseguenza smentisce oggettivamente su tutta la linea il Suo tentativo di distruggere la nostra immagine. Ma raccontiamolo in modo completo per come è andato effettivamente questo episodio, mi da la splendida opportunità di riaffermare l’orgoglio di essere Rhegion e la colgo con enorme piacere. Era il nostro anno d’esordio, solamente 2 anni fa, e ci siamo ritrovati alla partita contro di voi quasi a fine stagione in piena lotta playoff. Ci avete contattati in un primo momento chiedendo lo spostamento della partita non per il covid ma a causa di un problema di turni di uno dei vostri giocatori più forti, seppur un po frastornati dalla singolarità della richiesta abbiamo comunque dato disponibilità a verificare se ci fosse possibile in base alla disponibilità del campo e dei nostri ragazzi, successivamente è subentrato il discorso covid quindi chiunque al mondo avrebbe avuto dubbi anche voi a parti inverse, bando alle ipocrisie; in ogni caso, offriamo talmente tanta disponibilità che accettiamo anche di rinunciare al nostro campo in casa, quello in cui eravamo abituati a giocare. Ci tengo a ricordare che anche per noi era una partita decisiva, personalmente non ho mai visto questo livello di disponibilità e fair play in questo contesto. La questione delle 30 euro onestamente mi fa un po sorridere, francamente non la ricordo ma laddove fosse vero e mi permetta di dubitare, considerata la quantità di inesattezze di cui ho certezza che ho ravvisato nel Suo scritto, se fosse vero rappresenterebbe a pieno l’immagine romantica di una Rhegion neonata in cui vigeva una certa disorganizzazione e si lanciava il cuore oltre l’ostacolo pur di dare disponibilità agli avversari dimostrando concretamente quei valori che fin dall’inizio abbiamo professato. In ogni caso quella partita i nostri maravigliosi ragazzi l’hanno stravinta contro di voi secondi in classifica, rilanciando alla grande le ambizioni non solo di partecipare ma anche di vincerli i playoff. Arriviamo quindi all’ultima giornata di campionato in una situazione paradossale tale per cui perdendo avremmo partecipato ai playoff che con l’entusiasmo acquisito avremmo avuto anche la possibilità di vincere, mentre se avessimo vinto quell’ultima partita i play off non si sarebbero disputati. E noi a differenza di chiunque, e lo possiamo dire perché in questi 3 anni ne abbiamo viste di tutti i colori, abbiamo scelto di renderci protagnosti di un inno allo sport ed alla lealtà stravincendo anche quella partita e regalandovi un’insperata promozione diretta. È davvero singolare che abbia tentato di utilizzare questo splendido esempio di sport e lealtà per screditarci. Posso credere che in soli 2 anni i ricordi si siano annebiati a tal punto? Grazie comunque per avermi dato questa splendida opportunità di dimostrare cosa sia la meravigliosa realtà Rhegion.
Concludo con un un’ultima riflessione: se tra 17 anni dovessi ancora essere in questo ambito (dubito, ma seppur estremamente razionale sono anche un testardo), sono sicuro che mi impegnerò al massimo per accogliere e sostenere nuove realtà per far crescere il movimento.
Cordiali saluti,
Alessandro Chiofalo
Presidente della splendida Rhegion in cui militano solo ragazzi meravigliosi