La Pol. Futura dei record taglia il traguardo della C1

 

LUDOS Vecchia minieraAttenendoci ai numeri ufficiali possiamo tranquillamente affermare che, la Polisportiva Futura ha vinto il campionato. Non che questa dichiarazione fosse mai stata messa in discussione ma, come si suole dire a parlare devono essere i fatti e la squadra del Presidente Mallamaci di fatti ne ha scritti tanti ed ancora si accinge ad ascriverli in caratteri cubitali visto che intende battere diversi primati. Ai lati del podio Barcollando vincitrice sull’Ardore ed Olimpia corsara sul campo della Ludos sembrano avere ipotecato i due posti mentre è lotta aperta per le altre due posizioni. Le sconfitte di Ardore e Ludos hanno consentito al Città di Vibo e l’Elettromega Polistena entrambe vincenti, di rilanciarsi per conquistare la zona playoff. Nelle retrovie Stefanaconi e Virtus si dividono la posta in palio mentre, La Cascina batte il Bova Marina e torna a rivedere la zona playout.

VIBO C5 – POL. FUTURA  5 – 10

Marcatori: Campitelli, Grillo (2), Francolino, De Fazio per il Vibo. Gil (4), Logiudice (2), Ecelestini (3), Rappocciolo per la Pol. Futura.

rete Gil FuturaE’ stato un onore misurarci contro avversari di assoluto valore. Queste le prime parole del Presidente del Vibo Liotti il quale conclude facendo gli auguri più sinceri alla impeccabile dirigenza ed all’eccelso gruppo per la meritata promozione in C1. Impantanata nella zona playout non era certo contro simili avversari che il Vibo poteva sperare di strappare un risultato positivo. Eppure malgrado il netto divario la folle idea per un tempo, è balenata nell’entourage del sodalizio di casa che, archivia un esaltante primo tempo sul risultato di 4 a 4. Nella seconda frazione il Vibo paga gli sforzi fisici e mentali prodotti nei precedenti 30’ restando in balia del quintetto reggino. La capolista continuando a fare girare a ritmi sostenuti la palla irretisce i padroni di casa i quali, cercano di arginare la superiore tecnica individuale ma, nulla posso per evitare di subire sei reti chiudendo la contesa con cinque reti di scarto.

BARCOLLANDO – ARDORE  4 – 2

Marcatori: 31’ Lembo (B), 42’ Chiarella (B), 49’ G. Esposito (B), 52’ D. Cremona (A), 56’ Cataldo (A), 57’ La Salvia (B)

La sosta forzata della settimana scorsa per il rinvio del match contro lo Stefanaconi, sembra aver fatto bene al Barcollando C5 che sciorina una grandissima prestazione di fronte al temibile Ardore C5, battendolo per 4-2. Barcollando Ardore ingresso in campoIl punteggio non tragga in inganno, infatti i giallorossi per quasi tutto l’incontro tengono in mano il pallino dell’incontro fallendo, soprattutto nel primo tempo terminato 0-0, numerose palle gol sia per la bravura del portiere ardorese Panuzzo, sia per la solita imprecisione sotto porta e subendo le due reti solo quando la squadra reggina ha utilizzato la tattica del portiere di movimento. Ottima la prova corale dei ragazzi mister Mauro, ma vorremmo sottolineare la prima rete stagionale messa a segno dal portiere Giuseppe Esposito che ha stretto i denti per un piccolo problema fisico fino ai cinque minuti finali, nei quali ha fatto il suo esordio il portiere della formazione juniores Domenico Corradino, classe 95’, autore di una buona prestazione. Il primo tempo vede un Barcollando sicuro e convinto dei propri mezzi mettere in seria difficoltà l’Ardore con veloci azioni manovrate, ma i vari La Savia, Tallarigo, Marullo e Chiarella trovano sulla loro strada un Panuzzo in giornata di grazia che sventa tutte le minacce anche grazie all’aiuto del palo quando al 14’ Cataldo D. sferra un gran tiro da posizione defilata con il pallone che colpisce la faccia interna del legno e poi ricade incredibilmente in campo. Solo al 26’ arriva l’unica azione pericolosa degli ospiti che, sfruttando un errore della difesa avversaria, trovano il salvataggio quasi sulla linea di Chiarella che devia la sfera sul palo agevolando l’intervento di Esposito G., scampato il pericolo i giallorossi un minuto dopo vanno in rete su schema da calcio d’angolo, ma il signor Petrone annulla per un presunto fallo dei padroni di casa che dunque rientrano negli spogliatoi con uno 0-0 davvero troppo stretto per quanto creato. BARCOLLANDO Nel secondo tempo subito al 1’ arriva il meritato vantaggio dei giallorossi ad opera di Lembo che batte Panuzzo con un preciso rasoterra da fuori area che si spegne nell’angolino, la rete sblocca i padroni di casa che raddoppiano al 42’ con Chiarella che chiude da due passi una splendida ripartenza in velocità dei suoi compagni. Mister Crescimbini corre ai ripari tentando la tattica del portiere di movimento ma viene punito al 49’ addirittura dal portiere Esposito G. che recupera palla nella propria area e calcia con precisione insaccando nella rete sguarnita la rete del 3-0 fra il tripudio di compagni e pubblico. L’Ardore non molla e insiste con la tattica del portiere di movimento cogliendo due volte impreparata la retroguardia giallorossa al 52’ con Cremona D., e al 56’ con Cataldo R. che riportano gli amaranto ad una sola rete di svantaggio, ma al 57’ ci pensa La Salvia a sfruttare una grave incertezza della retroguardia avversaria sul cambio tra portiere e giocatore per recuperare palla ed insaccare nella porta sguarnita la rete che chiude i conti fissando il punteggio finale sul 4-2 per i suoi. Vista la vittoria dell’Olimpia 2000 sul campo della Ludos Vecchia Miniera, i tre punti odierni risultano ancora più importanti per i ragazzi del Presidente Esposito che mantengono ancora quattro punti di vantaggio sui reggini saldamente al terzo posto. Mancando solo quattro partite (più il recupero della gara contro lo Stefanaconi) alla fine del campionato, non ci si potrà più permettere errori per poter arrivare all’agognato secondo posto, dunque nell’insidiosa trasferta di sabato prossimo sul campo della Virtus Calcio a 5, bisognerà dare continuità alla prova odierna fatta di grande gioco e carattere per riuscire a portare a casa altri tre punti fondamentali per la classifica. (A.S.)

LUDOS – OLIMPIA  4 – 5

Marcatori: Spanò (O), Politi (LVM), Servile (LVM), Spanò (O), Minniti (LVM), Ferrato (O), Minniti (LVM), Spanò (O), Ferrato (O)

maglia simbolicaFinisce 4-5 per gli ospiti, il big match della nona giornata di ritorno tra la Ludos Vecchia Miniera e l’Olimpia 2000, sfida che vedeva le due squadre rispettivamente al quarto e terzo posto in classifica distanziate da soli tre punti di distanza. Alta quindi la posta in palio per le due compagini reggine che con una vittoria avrebbero ipotecato con molta probabilità l’accesso ai play off promozione. E la vittoria quest’oggi ha arriso alla squadra ospite a conclusione di una bella partita, fatta di continui capovolgimenti di fronte ed emozionante fino al triplice fischio finale. Venendo alla gara, c’è subito da registrare il gesto di solidarietà alla famiglia di mister Romeo per il vile attentato dinamitardo che ha subito in settimana ai danni dell’attività commerciale “Romeo Gusto e Tradizione”, e significativa è stata la scritta sulla maglietta che dirigenti e giocatori di ambo le squadre, hanno voluto indossare per l’occasione durante l’ingresso in campo, Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola, sperando che anche lo sport, ed in questo caso il Futsal, possa contribuire a dare un vero scossone alla coscienza di questa città fin troppo sorda e immobile. Tornando invece all’aspetto tecnico, settimana travagliata in casa Ludos, il mister tenta di recuperare gli infortunati Daniele e Raffaele Vadalà e ripropone Politi dopo aver scontato i due turni di squalifica, mentre è ormai nota l’assenza di Assumma che in settimana ha subito un delicato intervento, ma che abbisogna dei tempi necessari di recupero. Dall’altra parte registriamo invece il ritorno in campo di Capitan Vitale sin dal primo minuto. Ferrato OlimpiaPartono forte le due squadre che sin da subito non si risparmiano, con l’Olimpia a tenere il pallino del gioco e la Ludos a sfruttare le veloci ripartenze di Quattrone e compagni, ed è proprio in una di queste che al 2’ Minniti fa tremare la traversa, mentre due minuti più tardi è Spanò a portare avanti l’Olimpia con un tocco di tacco sotto porta su tiro da fuori di Ferrato. Ma la Ludos non si scoraggia, ritorna padrona del campo e, nonostante qualche pericolo sventato riesce a pareggiare all’8’ grazie ad una rasoiata di Politi che si insacca alla sinistra del portiere. La partita viaggia sui binari del tatticismo esasperato, l’Olimpia inizia il solito giro palla e taglio sul lato opposto con la Ludos che difende bene a zona. Le emozioni si ripetono ed i capovolgimenti di fronte sono continui fin quando al 22’ circa, Servile sotto porta, riesce a deviare un gran tiro da fuori di Quattrone portando il risultato sul 2-1 per i padroni di casa. Pochi minuti più tardi l’episodio che forse ha condizionato la partita della Ludos. Vadalà D. sbaglia un appoggio a centrocampo, consegnando di fatto palla all’Olimpia, il giocatore ospite salta il portiere Parisi se tira in porta dove l’accorrente Quattrone scivolando tocca la sfera con la mano bloccando di fatto il tiro, il D. di G. fischia il rigore e la conseguente espulsione del giocatore. Spano Giuseppe OLIMPIABrutta botta per la Ludos che in un attimo si vede privare del giocatore più rappresentativo della squadra, mentre dal dischetto Ferrato riporta la partita in parità. Orfana di Quattrone e con Vadalà Raffaele ancora in panchina a scopo precauzionale, il mister ridisegna la squadra spostando Catanese ultimo, l’altro Vadalà, non ancora al meglio della condizione, e Servile, laterali, Minniti pivot. La mossa porta i suoi frutti e così prima della fine della prima frazione, sfruttando un tiro libero per sesto fallo, si riportano in vantaggio con Minniti, abile a ribadire in rete la doppia ribattuta del portiere sul tiro di Politi. Il 3-2 sancisce la fine delle ostilità della prima mezz’ora. La ripresa inizia subito bene per gli ospiti che complice una disattenzione difensiva, si riportano sul pareggio. Purtroppo ancora un infortunio compromette l’esito del match con Servile costretto ad uscire per una distorsione al ginocchio. A questo punto Romeo e Cutrupi tentano la carta Vadalà Raffaele che dopo un mese di assenza rientra in campo, ma la sua gara dura solo 3′, il riacutizzarsi di un problema muscolare lo costringe a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Nonostante ciò la Ludos stringe i denti e la sua forza di volontà viene ancora una volta premiata. Catanese ruba palla a centrocampo tocca per Minniti che spalle alla porta si gira ed insacca in rete. Ma la partita è ancora lunga e la Ludos ancora una volta non riesce a gestire il vantaggio, con ormai i giocatori stanchi e decimati affonda sotto i colpi di una brillante e cinica Olimpia, che trova prima il pareggio con un bel gol ancora di Ferrato e poi il vantaggio fortunoso con Spanò. Nel finale i neroarancio tentano di riacciuffare il pareggio, che sarebbe stato forse il risultato più giusto, ma un po’ la bravura del portiere ospite un po’ la mancanza di lucidità (emblematica l’occasione di Vadalà D. sotto porta), fanno si che l’Olimpia porti a casa tre punti preziosi che la confermano sempre più al terzo posto in classifica. La sconfitta non fa cambiare invece i programmi della Ludos che sin da lunedì ritorna a lavoro, in vista dell’importante match di sabato prossimo contro la capolista Futura. (A.S.)

CITTA’ DI VIBO – POLISTENA  5 – 2

Marcatori: 11’ Policaro (CV), 14’ Pettè (P), 18’ Felipe (CV), 30’+ 1’ Spanò (P), 33’ Paternò (B), 37’ Policaro (B), 58’ Felipe (B)

Importante successo interno del Città di Vibo che, complice i passi falsi delle squadre che la precedono, torna a rivedere la zona playoff. Paterno Citta ViboLa vittoria contro una diretta concorrente per il quinto posto assume connotati ancora più evidenti se rapportati ai giocatori presentanti in distinta da mister Lo Bianco il quale, per motivi disciplinare ha escluso dal match quattro esperti giocatori. A quanto pare la grinta e la determinazione valgono più dei nomi e sotto questo punto di vista il tecnico locale ha vinto la sua sfida responsabilizzando un gruppo coeso che lo ha ripagato con la meritata conquista dei tre punti. I padroni di casa inizia il match con il giusto piglio sbloccando il risultato con Policaro. La replica del Polistena non si fa attendere ed a ristabilire l’equilibrio è bomber Pettè. I padroni casa, però, hanno una marcia in più e con Felipe ripassano nuovamente avanti. Gli ospiti accettano il confronto a viso aperto tenendo bene il campo fino a quando nel recupero prima del riposo pareggiano il conto con Spanò. Perentorio l’avvio di ripresa dei locali che, con Paternò prima e Policaro dopo allungano sul 4 a 2. Gli ospiti ristabilite le misure alzano il baricentro alla ricerca della rete che potrebbe riportarli in partita ma, nel Città di Vibo tutto gira alla perfezione e dopo avere respinto le inside altrui al 58’ chiude i conti con Felipe.

ELETTROMEGA POLISTENA – BULLDOG  6 – 3

Marcatori: 2’ Quaranta (EM), 9’ P. Blandino (B), 31’ e 35’ Raso (EM), 41’ Taverna (EM), 46’ Monteleone (B), 53’ G. Varamo (EM), 57’ Quaranta (EM), 60’ Tomanino (B)

Varamo Giuseppe ElettromegaIn attesa di sapere dal G.S. quale sarà il suo futuro l’Elettromega, continua a vincere mantenendosi nei quartiere alti della classifica. Vittima di turno la Bulldog che, per un tempo, imbriglia gli avversari riuscendo ad andare al riposo sul risultato di 1 a 1. Nella seconda frazione gli equilibri cambiano drasticamente a favore del quintetto locali che, nei primi 5’ assesta con Raso un micidiale uno-due. La Bulldog accusa il colpo e 6’ dopo subisce la quinta marcatura. La rete di Monteleone non riesce a spronare i compagni soprattutto per merito dei padroni di casa che, confermano la loro superiorità realizzando altre due reti subendo nel finale, l’inutile gola del vibonese Tomaino.

LA CASCINA – BOVA MARINA 8 – 4

Marcatori: 30+1’ Scrivo (LC), 37’ Barillà (BM), 39’ Origlia (LC), 41’ Scali (LC), 44’ Naso (LC), 48’ Origlia (LC), 52’ Zirilli (BM), 54’ Marengo (BM), 56’ Cartisano (BM), 58’ e 59 Naso (LC), 61’ Origlia (LC)

Arriva finalmente la vittoria per La Cascina, tre punti importanti che permettono alla squadra di mister Ursino di agganciare al penultimo posto il Vibo c5. Naso Giuseppe La CascinaPrimo tempo davvero brutto e noioso con le due squadre che giocano in modo confusionario e senza idee, troppi errori sia da una parte che dall’altra che fanno scorrere via l’intera prima frazione, protagonisti i due portieri che si esaltono su tiri da fuori ma niente di più. Allo scadere un sussulto di Scrivo regala il vantaggio ai locali e si va al riposo. Seconda frazione molto più scoppiettante, il Bova al 37′ pareggia i conti con Barilla, passano 2′ ed Origlia trova l’incrocio dei pali per il nuovo vantaggio. Gli ospiti subiscono il colpo e Scali al 41′ porta a tre le marcature. Il bomber Naso al 44′ segna  la quarta rete ed al 48′ ancora Origlia porta il parziale sul 5-1. A questo punto il Bova tenta la carta del portiere di movimento che da i suoi frutti al punto di concretizzare ben tre reti, al 52′ con Zirilli al 54′ con Marengo ed al 56′ con Cartisano che, porta il parziale sul 5-4. Finale di gara nervoso ed a togliere le castagne dal fuoco ci pensa Naso al 58′ ed al 59′ portando al sicuro il risultato. Al 61′ arriva il gol di Origlia per l’8-4 finale. Da dire che il Bova si è presentato in formazione molto rimaneggiata solo sette elementi che comunque hanno dato il massimo, per La Cascina come abbiamo detto prima tre punti d’oro che danno morale all’ambiente. (A.S.)

STEFANACONI – VIRTUS  4 – 4

Marcatori: Cannizzaro (V), Trimarchi (V), Mandarano (S), Cannizzaro (V), aut. G. Franzè (S), Mandarano (3)

Mandarano Antonio StefanaconiUn punto guadagnato o due persi ? Le interpretazioni del 4-4 tra Stefanaconi e Virtus rimangono soggettive. Quella che rimane negli occhi e nel cuore dei sostenitori giallorossi è una gara strana e combattuta che vede nel palo finale, di tacco, di capitan Mandarano a portiere battuto ed al 60’ l’emblema della sfortuna per i giallorossi. Lo Stefanaconi si presenta ai nastri di partenza della gara con tutti gli uomini recuperati da mister Maccarrone, con la migliore formazione, avendo ritrovato d’un colpo Pondaco e Cugliari, autori tutto sommato di una buona prova. Mister Maccarrone può contare sul portierone Marcello, sugli ultimi Pondaco ed Alfonso Campisi, sugli esterni Mollo, Antonio Campisi, Franzè, Arcella e Fiarè e sui pivot Cugliari e Mandarano. Evidentemente era scritto che tra le due compagini in questa stagione dovessero disputarsi due incontri tirati e tesi, leali ma duri e dal finale incerto e mai scontato. Nel primo tempo lo Stefanaconi fa la partita ma la Virtus, che comunque trova nel proprio portiere un baluardo insuperabile, non disdegna delle azioni di contropiede organizzate ed orchestrate dal sempreverde Nino Cannizzaro, che non appena decide di ingranare la quinta marcia, semina avversari come birilli. Cannizzaro NinoI padroni di casa sembrano svogliati e fuori gara, poco determinati e concentrati e subendo l’uno due degli ospiti proprio con Cannizzaro e Trimarchi, per poi accorciare le distanze con Mandarano che deviava fortunosamente in rete un tiro di Peppe Franzè. Giungono inesorabili altri due contropiede degli ospiti che ancora con Cannizzaro e con un’autorete sempre di Franzè, chiudono sul 1-4 la prima frazione di gioco. La ripresa, dopo le chiacchiere degli spogliatoi, era di netta marca locale con i giallorossi che nei primi cinque minuti accorciano fino al 3-4 con due perle di capitan Mandarano non capitalizzando le numerosissime occasioni sotto rete create da Fiarè, Franzè, Arcella e Campisi. Il pari ancora del bomber Mandarano, incontenibile, è il giusto e meritato premio agli sforzi dei padroni di casa. Gli ospiti si affidano a sporadici contropiede, impensierendo il portiere Marcello solo su tiro libero, l’unico concesso da un arbitro incerto nel gestire la gara fino all’ultimo. In poche parole i molti sostenitori dei giallorossi hanno assistito ad una gara tutto sommato accesa e divertente in cui le due facce dei locali sono emerse a chiare lettere: evanescenti e passivi quando deconcentrati; fieri, volitivi e inarrestabili quando determinati a fare proprio il risultato. Quale sarà la faccia  che andrà di scena la prossima gara non è dato saperlo.  (A.S.)