di Ufficio stampa Sensation – Riceviamo e pubblichiamo intervista al tecnico della Sensation Raffaele Ragona.
Buongiorno mister, iniziamo con un’analisi tecnica e una valutazione complessiva della partita.
– Senza dubbio, la Sensation Profumerie C5 aveva grande rispetto per l’avversario, essendo una squadra dotata di una buona ossatura già dall’anno scorso; oggi si è attrezzata per il salto di categoria: hanno giocatori di esperienza che sanno come affrontare al meglio le partite tant’è che hanno già vinto una volta il campionato ed una volta i playoff. La nostra squadra ha giocato con molta personalità, ha cercato con forza la vittoria, creando molte occasioni da goal. Analizzando la partita con il senno di poi, se occorre limare qualcosa, bisogna intervenire per evitare le ingenuità difensive che ci hanno procurato almeno 3 gol che, con maggiore attenzione, si potevano evitare. I goal subiti sono sicuramente merito degli avversari, però è chiaro che se le manovre difensive fossero organizzate in modo più organico quei goal si potrebbero evitare. I ragazzi hanno giocato a pieno ritmo, cercando di vincere e, alla fine, hanno acciuffato il risultato quasi allo scadere del secondo tempo, anche soprattutto grazie alla voglia di recuperare una partita che, secondo me, perdere sarebbe stata una disfatta. Sono molto positivo per il futuro: abbiamo iniziato con il giusto entusiasmo. Una buona prestazione è sempre salutare per il proseguo.
Tatticamente parlando, come si sono comportati i ragazzi nella costruzione delle azioni che poi hanno portato ai goal?
– Nell’ultima settimana abbiamo cambiato qualcosa: in primis, le posizioni in campo sfruttando l’incredibile forza fisica di Roccisano davanti, come pivot, capace di tenere alta la squadra, sia tenendo palla e facendo salire i compagni e sia evitando di dividere la squadra in due “tronconi”; quando lui ha il possesso palla, i suoi compagni possono provare gli inserimenti, in modo che lo stesso passa la palla ad un compagno di squadra o si gira e tira in porta. Sicuramente, aver trovato la posizione ideale di Roccisano avanti è un bene per tutta la squadra. I ragazzi si sono comportati tutti bene: ho visto con molto piacere che stanno acquisendo personalità gente come Totino Lucas, Simari che è una conferma, Gallo che ha giocato u tempo e mezzo senza mai uscire, Minnella che è molto imprevedibile e apre le difese avversarie; siamo in attesa che entrino in forma Sergi, che l’anno scorso è stato determinante, e altri ragazzi. Tatticamente, non si finisce mai di imparare nel calcio a 5, insegni una cosa e ti sfugge un’altra. Ripeto: abbiamo preso gol per nostre ingenuità, ma chi ha sbagliato lo sa, ha visto il video, ed è un ragazzo talmente intelligente che non credo farà nuovamente lo stesso errore.
Mister, il “tuo” migliore in campo?
– Il collettivo! Ci sono preferenze ma preferisco dire il collettivo.
I nuovi arrivati, tra cui vari giovani, hanno dato una marcia in più rispetto alla squadra anche sotto l’aspetto dell’entusiasmo?
– I “nuovi” non li abbiamo presi per caso: personalmente, ho combattuto con la società in modo che premesse fortemente per avere Simari, che io ritengo sia quello che potrà fare carriera nel calcio a 5. E’ incredibile, ha i movimenti giusti, gli inserimenti, non si ferma mai, è intelligentissimo, sia come persona, sia come calciatore. Mi sta sorprendendo Lucas perché pensavo fosse di personalità meno spigliata, invece, quando è in campo, se deve piazzare la palla, lo fa con facilità: 2 gol in 2 partite, 2 gol bellissimi! Quando un allenatore non vede più la differenza tra “anziani” e giovani, perché comunque i ragazzi non hanno timore e “ sa jocanu” sia in allenamento, sia in partita; alla fine, il giovane viene un po’ a mancare ma è bello vedere come questi acquistino personalità e sicurezza. Mi piace molto lavorare con i giovani . Le persone grandi ti portano il valore aggiunto, sai come giocano, la tecnica che hanno, sono già formati; i ragazzi, invece, hanno qualità su cui puoi lavorare e cercare di “plasmarli” al meglio.
Obiettivi per la prossima partita in casa contro il Roccella?
– Vincere! Il Roccella è una squadra molto compatta che tira fuori la propria forza con agonismo. Ai ragazzi l’ho detto: il Gioiosa per andare avanti deve fare del suo campo un fortino, come lo era il comunale di Gioiosa Ionica ai tempi della mia adolescenza infatti non c’era squadra che veniva qui e ne “pigghjava nte mussa”. Il Pala-Sensation dovrà essere invalicabile per tutti, quindi non andiamo a vedere chi gioca o meno, ma cerchiamo di capire le caratteristiche della squadra che andremo ad affrontare per capire bene come potremo far male. Credo che passerò le notti guardando video. A Gioiosa, qualsiasi squadra ospite, deve lottare per portare a casa anche un solo punto.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo, hai già un’idea?
– Beh, questo è da vedere. Bisogna scoprire come gioca a squadra avversaria. Penso che sia logico il fatto che, se gli avversari hanno un pivot con esperienza, metteremo in campo un centrale di esperienza per non farlo girare; così come, se loro hanno un centrale che imposta bene il gioco ed è tecnico, piazzeremo un pivot “rottweiler” che morde le caviglie in modo da non fargli girare palla; se, invece, hanno difficoltà ad impostare, faremo una pressione alta. In base a questi dati, sceglierò i calciatori da schierare in campo sabato. Poi, il bello del calcio a 5 è che, a differenza del calcio a 11, puoi far ruotare un calciatore più volte, quindi tutti devono tenersi pronti.
Vista la prima partita in casa, e comunque anche il buon risultato d’esordio, com’è il morale della squadra?
– Vista la chat molto alto! (ride). Però di la di questo, sono tutti molto disponibili, qui io ho un ruolo molto importante, nel tenere alto il morale, invogliarli introducendo anche cose nuove. Il risultato influisce molto sugli equilibri, sono qui per fare del mio meglio. E’ ovvio che la vittoria è una ricetta incredibile per tenere il gruppo unito, anche il fatto del fare delle belle prestazioni influisce tanto, è da anche delle risposte a te stesso.