Sono anni che proponiamo un certo progetto di C5, anzi esattamente è dal 2004 che i fratelli Inuso con le loro convinzioni, la prima di tutte che “il futuro appartiene ai giovani”, sfornano calcettisti, più o meno bravi, ma che soprattutto, sfornano Uomini. Non tutti ovviamente hanno percepito, assimilato e messo in pratica ciò che si proponeva, ma di sicuro, chi ha conosciuto la Soccer ed ha sposato il suo modo di fare e di vivere, ne è rimasto profondamente coinvolto. Dalle nostre mani sono passati tantissimi ragazzi, alcuni li abbiamo visti crescere e diventare uomini standogli accanto nei momenti tristi ma anche in quelli belli, con una presenza discreta ma importante, perché loro, i nostri giovani, sapevano che eravamo li. Come vedete non sto parlando solo di sport, ma di ben altro che va oltre, parlo di un legame importante che sotto lo stemma dello scorpione si è consolidato nel tempo. Adesso siamo al capolinea, tanti fattori, troppi, hanno preso il sopravvento sulla nostra sempre più debole forza di voler andare avanti. Troppi sacrifici, troppe rinunce, troppo tempo tolto alle nostre famiglie, tante soddisfazioni è vero, ma anche tante delusioni (non parlo di quelle sportive). Gestire una società in questo periodo storico è molto difficile, e noi con tutto che abbiamo sempre lavorato in restrizioni, non avendo mai pagato un giocatore, facendo quello che era possibile quando era possibile, non c’è lo possiamo più permettere. Non è solo un discorso economico, ma anche e soprattutto di tempo e di impegno. Ringrazio questo mondo che mi ha dato molto e che spero tanto ancora mi darà, perché credo di parlare anche a nome di mio fratello Cristofaro, allenare è una passione e lo sappiamo fare bene e sicuramente sarà una strada che assieme o separati continueremo a percorrere. Ringrazio Domenico Modafferi assieme al quale, con mio fratello, abbiamo dato alla luce La Soccer Lab 2009, a Paolo Modafferi storico vicepresidente, a Giovanni Lorenzini, a Mimmo Leonardo, a tutti coloro che nel tempo ci hanno dato una mano, tutti coloro che, anche per una stagione, sono stati tesserati con la Soccer, tutti i capitani delle varie categorie che con sincero orgoglio hanno indossato quella fascia. Ringrazio i miei ragazzi dell’under che specialmente in questa stagione, sono riusciti ad esprimersi al meglio, anche dal punto di vista sportivo, chiudendo un cerchio aperto da un grande gruppo formatosi nel tempo. Ringrazio mio fratello Inuso Cristofaro, il Mister, persona serie e corretta, fortemente stimata ed apprezzata nel mondo calcistico e calcettistico regionale, un lusso dal punto di vista tecnico per questa società, dal quale ho appreso molto, e col quale, pur con visioni, avvolte diametralmente opposte, abbiamo sempre guidato questa nave, che grazie a noi, non è mai, ne sbandata, ne naufragata anzi è approdata a questo porto con la tranquillità figlia delle nostre decisioni. Ringrazio la struttura che ci ha ospitato in casa, lo Sporting Bocale, dove due persone speciali, Nuccio e Domenico ci hanno sempre trattato come persone di famiglia. Ringrazio, per ultimi, tutti coloro che nel tempo ci hanno denigrato, criticato ed avvolte anche offeso, perché è anche grazie a loro che noi siamo durai così tanto, ringrazio anche tutte quelle persone inutili, che venivano al campo solo per vedere la Soccer perdere e per riempirsi la bocca, a loro volevo dire che la Soccer non ha mai perso, è vero abbiamo due retrocessioni, ma abbiamo sempre avuto e mantenuto, a differenza vostra, la nostra dignità la nostra correttezza ed i nostri valori e questo non ha prezzo. Che dire, ….. il nostro lo abbiamo fatto, adesso continuate voi.
Pietro Inuso
Scritto da: Comunicato Stampa