Nata da una costola del Real Rogliano nell’ottobre del 2008, la rinnovata Roglianese, sotto la guida del giocatore allenatore Diego Sicilia fa il suo brillante esordio nel campionato di serie D girone B. Nella prima gara di campionato, infatti, la neo società s’impone in “trasferta” sui cugini del battendo Real Rogliano con autore della prima rete mr. Sicilia. Al positivo esordio non segue un altrettanto valido campionato tant’è che, la posizione finale è l’anonimo ottavo posto. Non va meglio nel campionato 2009/10 nel quale, pur essendo inclusa nel girone C alla fine occuperà il settimo posto. Inserita nuovamente nel girone B le successive due stagioni la squadra continua a navigare nelle retrovie della classifica arrivando 11^ nel 2011 ed 8^ nel 2012. La svolta nella stagione 2012/13 quando il gruppo di mister Sicilia chiude al stagione regolare al 3^ posto arrivando fino alla finale playoff persa contro il Città di Fuscaldo per una rete di scarto. Questo exploit è comunque valso ai rossoneri il ripescaggio nella serie C2/A. Nella nuova categoria le cose non vanno meglio tant’è che, termina il campionato al 13^ posto perdendo lo spareggio playout contro la MM Club sport. Intenzionato a non tornare nella categoria inferiore Diego Sicilia diventa presidente della squadra rilevando il titolo del Pietrafitta militante nella C1. Pur affrontando tutte le gare con entusiasmo centrando 7 vittorie e 3 pareggi la matricola Roglianese non riesce a difendere la categoria abbandonandola dopo lo spareggio playout. Il resto è storia d’oggi con la Roglianese che, si approccia al campionato di C2 consapevole di avere, sulla carta, squadra più attrezzate per il salto di categoria ma, non per questo intenzionata a fare da spettatrice. Chi meglio del patron della società Diego Sicilia può riassumere gli stati d’animo di società, giocatori e tifosi condensandoli nelle seguenti dichiarazioni.
“Le stelle stanno in cielo, i sogni non lo so, so solo che son pochi quelli che si avverano” (Vasco Rossi) .
Questa frase è stata il leit-motiv di una stagione incredibile, una stagione ” ‘CCCezzionale”, come la definirebbe il famoso telecronista sportivo Sandro Piccinini. Siamo partiti con un obiettivo: raggiungere la salvezza, senza passare dai play-out ed invece, giornata dopo giornata, settimana dopo settimana, la squadra è cresciuta sempre di più, trovando un equilibrio ed una forza che ci hanno permesso di arrivare a fine campionato davanti a tutti. Seconda difesa del campionato, solo tre sconfitte in stagione ed uniformità di reti tra tutti i giocatori di movimento con caratteristiche offensive. Una favola , insomma, che ha avuto il lieto fine come da copione. Per la prima volta, dopo tre campionati, riconfermiamo i 7/12 del gruppo della scorsa stagione, un dettaglio non da poco, visto il tempo che mediamente si impiega per trovare la famosa “amalgama” tra i giocatori e l’assimilazione del modulo di gioco. Per una questione di rispetto verso tutti i miei calcettisti, ai quali sono legato in egual misura, non ho mai voluto esaltare le qualità di uno piuttosto che di un altro, ma l’arrivo di Totò lo Riggio ha cambiato, in maniera decisiva, gli equilibri del gruppo.
Disciplinato tatticamente,”disciplinato” nella vita e dotato di grande personalità requisiti che, in una squadra operaia come la nostra, può fare ed ha fatto la differenza. L’inserimento nell’ambiente dei nuovi è stato naturale e veloce. D’altronde lo spogliatoio è stato da sempre un nostro punto di forza. L’inizio di campionato è regolare, alla 3^ giornata perdiamo di brutto a Mirto ma, stranamente, non ci abbattiamo e continuiamo la nostra marcia in maniera regolare. Alla 12^ giornata conquistiamo per la prima volta la vetta della classifica, ma dura solo una settimana. Intanto, finiamo il girone di andata al 2° posto in graduatoria. Un risultato che va oltre le nostre più rosee aspettative. Alla 15^ giornata ritorniamo primi, ma anche questa volta dura il breve volgere di 7 giorni. Con il successo a Bisignano ed il contemporaneo mezzo passo falso casalingo del Mirto, il destino ci concede la terza possibilità. Il martedì nello spogliatoio scherziamo tra noi proprio sull’alternanza in vetta alla classifica e , proprio in quella occasione, si fa avanti “l’idea” “Proviamo a non mollarla più fino alla fine”. Ma, anche il pallone di futsal è rotondo e sabato perdiamo immeritatamente in casa nostra contro il Lamezia Soccer. Il sogno sembra svanire subito ma, dagli altri campi arrivano notizie inaspettate e nonostante il k.o. rimaniamo in cima alla graduatoria. Qualcuno, allora, butta la classica frase fatta: ” Mister è il nostro anno, vinciamo il campionato !!!“. Scrivere quella che fu la mia risposta sarebbe impossibile, oltre che vietato ai minori di anni 18, dato il contenuto osceno: ma da lì in poi inizia la nostra favola. Un sogno meraviglioso, vissuto insieme ad un gruppo di ragazzi fantastici. Al termine di ogni campionato si tirano le somme e si assegnano i voti al rendimento di ogni singolo giocatore. Mai giudizio è stato così facile: 10 e lode per ognuno di loro.
CUCONATO: Esperto e sicuro, diventa decisivo quando si tratta di mettere una pezza a qualche erroraccio di troppo dei suoi compagni. Ormai è pronto per lasciare definitivamente questa categoria.
FALBO : Classe 98, grandi potenzialità ma anche grande “vagabondaggine”. La speranza è che prenda coscienza al più presto delle sue capacità e si rassegni ad allenarsi e giocare seriamente. Sarebbe un peccato non vederlo all’opera nei campi di futsal.
FORTINO: Lo scorso anno era arrivato come laterale, con un minutaggio non eccessivamente alto di gioco. Piano piano, con grande applicazione, è iniziata la sua trasformazione in “ultimo”,che lo ha portato ad essere il “primo” della classe, per affidabilità e rendimento.
GAROFALO: Un percorso iniziato tanti anni fa, costante, graduale, continuo, in crescendo. Sicuro e deciso, non lascia scampo agli avversari, finendo con l’annullarne qualsiasi velleità.
LO RIGGIO: L’uomo in più di questa squadra. Nella prima parte di campionato è devastante. Nel girone di ritorno, complice una condizione fisica precaria, mette tutta la sua esperienza al servizio dei compagni, aiutandoli a prendere coscienza della propria forza.
MARSICO: Un triennio burrascoso, molti bassi, pochi alti, il tutto condito da troppe squalifiche. Quest’estate la svolta: gli viene affidata la guida della Juniores (che porta fino ai quarti di finale regionali), si responsabilizza e torna il panzer dei bei tempi, quando faceva ammattire i difensori di tutta la Calabria.
MILANO: L’ultimo arrivato in casa rossonera. Speedy Gonzales non soffre eccessivamente il cambio di modulo e di sistema di gioco rispetto alla sua vecchia squadra. La velocità è la sua arma migliore, bisogna solo migliorare in fase disfensiva, ma ci sono tutti i presupposti per la sua esplosione definitiva nel prossimo campionato.
GERBASI: Un pò troppo innamorato del pallone ma, d’altronde, se non dovessimo eliminargli qualche difetto ci annoieremmo ad a vere un pivot perfetto.
FRANZE’: Uno dei prospetti più interessanti del torneo. Lo abbiamo inserito gradualmente, per non rischiare di bruciarlo, viste le sue enormi doti tecniche. Nel momento cruciale del campionato si è caricato la squadra sulle spalle, regalando prestazioni super,come a Montalto e Crotone.
PERFETTI: Una carriera nel calcio a 11, un pedigree importante da riuscire a mettere a disposizione dei compagni. Lo confesso: all’inizio ero molto scettico, ma lui mi ha smentito alla grande, dimostrando serietà, impegno e dedizione alla causa, che lo hanno consacrato come uno dei leader dello spogliatoio.
PALAZZO: E’ stato promosso in pianta stabile in prima squadra, dimostrando di essere un ragazzo d’oro. Nonostante un minutaggio quasi pari a zero, non ha mai lesinato una goccia di sudore. Nell’ultima di campionato ha assaporato anche la gioia del gol, e che gol !!! il futuro gioca dalla sua parte.
STUMPO : Il capitano. Condottiero silenzioso, pedina fondamentale ed insostituibile della squadra. Abbiamo sofferto, perso e vinto crescendo insieme, lui in campo ed io in panchina. L’ho visto alzare la coppa per la vittoria del campionato ed è stata una felicità immensa, sapendo da dove siamo partiti e quanto abbiamo sudato per arrivare a questo trionfo.
Dopo 10 giorni di riposo assoluto è il momento di rimettersi in moto per programmare la prossima stagione. Il segreto della Roglianese è stato sempre questo, programmare con largo anticipo a prescindere dai risultati, che a dire la verità, prima di quest’anno, sono stati quasi sempre negativi ma, non hanno mai minato l’entusiasmo e la voglia di fare che ci ha contraddistinto fin dal primo giorno di attività. L’obiettivo prioritario della società è quello di riconfermare in blocco il parco giocatori della scorsa stagione e riuscire ad infoltire la rosa con almeno 2-3 innesti, in modo da puntare decisi alla salvezza nel prossimo campionato di C1. L’identikit dei giocatori che cerchiamo è facile da indicare: uomini prima che atleti, seri e, soprattutto a “rimborso” zero. Sappiamo che si tratta di una ricerca difficile ma, abbiamo ampiamente dimostrato che possiamo riuscire in qualsiasi impresa !