La lettera del presidente della Reggio FC
Riceviamo e pubblichiamo.
“se il buongiorno si vede dal mattino….”
È passato poco tempo dalle elezioni del Comitato regionale che, secondo quanto promesso, avrebbero dovuto segnare un’importante passo avanti del Comitato regionale Calabria a favore delle società. Idee, progetti, figure giovani e dinamiche e soprattutto collaborazione con le squadre. Una rivoluzione tanto attesa dalle società soprattutto in un momento di difficoltà sociale e sportiva. Una Lnd che, a fronte della crescita esponenziale negli ultimi anni degli enti di promozione, si presentava alle elezioni con numeri in negativo o nelle migliori delle ipotesi in pareggio. È trascorso poco tempo, troppo poco per tirare le somme, ma sufficiente a far crescere il malumore in molte società anziché colmarlo. Nei mesi di chiusura anziché chiudere il comitato si sarebbe potuto dare informazioni alle società per le domande di contributi statali ed i protocolli di riapertura. Anche la ripartenza dei campionati non è stata delle migliori. Ci si aspettava un sostegno alle squadre che con coraggio hanno deciso di ripartire ed invece é successo il perfetto opposto. La tassa di iscrizione invariata nonostante il campionato sia dimezzato e quindi meno costi organizzativi. Ancor peggio per le società che non partecipano e che devono pagare tutto per non perdere il titolo senza giocare. Ancor peggio, se non incredibile, dover pagare quota parte del campionato juniores che non si svolgerà e che non é mai iniziato. Contributi per spese sanitarie promessi e dei quali si son perse le tracce mentre federlab gestisce un’intera regione con 2 squadre di 2 persone massimo.! Oltre l’aspetto economico purtroppo tante altri problemi organizzativi non vengono risolti. Lo scorso anno la nostra società, gestore dell’ impianto sportivo dove gioca le partite in casa, ha dovuto negare alla amministrazione comunale e all’unione nazionale ciechi la possibilità di svolgere il campionato nazionale nella nostra sede perché era necessario anticipare la nostra partita alle 14. Il comitato come precisato anche quest’anno nel comunicato n. 5 ha chiarito che lo spostamento di orario delle partite può essere concesso solo con l’accordo delle squadre e per motivazioni valide e documentate. Le motivazioni c’erano ed erano documentate, l’accordo con l’altra squadra no. Questa settimana ci viene comunicato che ad una società del nostro girone é stato autorizzato lo spostamento degli orari gare. Essendo interessati, abbiamo segnalato la normativa, che non abbiamo dato il nostro assenso e, come da regolamento, abbiamo richiesto le motivazioni documentate depositate. Il comitato, senza riferimento ad alcuna norma, ci ha riferito che la società ha spostato tutte le gare e non una ( ma se dopo una gara giocata richiede il ritorno al vecchio orario il principe dell’accordo delle squadre viene raggirato) e che anche a noi è stato autorizzato lo spostamento degli orari (falso, noi abbiamo segnalato che all’atto dell’iscrizione abbiamo scritto un orario ed il Comitato erroneamente non aveva tenuto conto). Abbiamo dovuto rinviare l’inizio di una partita perché c’erano le porte ancorate e ancora vediamo campi con le porte ancorate. Ci vuole chiarezza. Ci vuole rispetto del regolamento. Non possiamo continuare ad essere numeri che pagano più del dovuto senza progetti seri per la crescita dello sport. Lo dicevamo prima delle elezioni, speravamo di non dirlo più ma se il buongiorno si vede dal mattino…
Antonio Girella
Foto: RCSport