Squalifica fino al 05/02/14 per reiterate proteste a decisioni arbitrali, nonchè per aver tenuto un comportamento gravemente offensivo, con marcata
aggressione verbale e minaccioso nei confronti del medesimo arbitro dopo il provvedimento di espulsione durante la gara.
Ecco le dichiarazioni di Andrea Scordino:
“In 16 anni di calcio giocato e 5 da Dirigente non sono mai stato squalificato – esclama il dg. Una squalifica ingiusta, alla fine sabato scorso di concreto non è successo nulla, sono stato espulso dal campo perché in quel momento l’arbitro inveiva contro un mio tesserato “Dirigente accompagnatore” con arroganza chiedendo di stare seduto in panchina, ed io ho soltanto risposto al Sig. Fenomeno di Turno, intimandogli che prima di far sedere il mio tesserato dovrebbe far accomodare tutta la panchina locale che dal 1° al 60° minuto insultava di continuo il giudice di gara, senza che quest’ultimo intervenisse disciplinarmente (c’è la gara sul nostro sito dove gli organi competenti possono guardare). Anche quando ha annullato il gol loro nel primo tempo, a mio giudizio regolare, per come si sono comportati nel protestare nei suoi confronti i giocatori del Pietrafitta, avrebbe dovuto togliere almeno un cartellino giallo, ma non ha fatto nulla. Poi vorrei aggiungere anche che il Sig. Arbitro (fa riferimento sempre a Cefalà di cui non fa mai il nome) ha violato il regolamento in quanto dopo essere stato espulso invece di farmi rimanere nell’area spogliatoi, mi ha mandato nell’area esterna, rischiando che io andassi incontro ad una rissa in tribuna dove naturalmente non c’era un ambiente tranquillo. Ed è da lì che è nata la mia protesta vistosa dove chiedevo di rimanere all’interno. Spero che abbia almeno scritto che a fine gara i cancelli del campo di Pietrafitta sono stati aperti e la gente è entrata minacciando nel nostro spogliatoio. Io dico solo una cosa, spero che chi di competenza, anziché squalificare me, squalifichi e faccia sedere chi nella gara col Pietrafitta ha fatto tutto questo. In ogni caso mi assumo la responsabilità di quello che dico, così da oggi in poi sarò sì squalificato, ma sicuramente con giusta causa. Inoltre chiudendo questo capitolo, e lo dichiaro per far sì che lo legga chi già è stato informato, aggiungo che già da sabato col Città di Fiore, a Bovalino finisce il buonismo e il fare calcio per bene. Tanto mi sono reso conto che in questo mondo non serve essere persone oneste e con voglia di fare sport in un certo modo. All’interno del rettangolo di gioco nessuno entrerà più se non quando lasceranno il palazzetto. Sarà usata un’altra entrata per andare nell’area spogliatoi. Posso assicurare che io non dovevo fare carriera in panchina, ma di certo NOI continuiamo a fare sport come lo fanno gli altri. Comunque voglio ringraziare il Presidente del Pietrafitta, perché ha cercato di calmare gli animi sia durante la gara che a fine partita”
Scritto da: Filippo Macrì – Bovalino