Bovalino, Fiorenza: ‘Non ho provocato nessuno, facciamo chiarezza’

Fiorenza Silvio Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta di Silvio Fiorenza giocatore del Bovalino calcio a 5

Leggendo il Vs. articolo riguardante i fatti di San Giovanni in Fiore, sembrerebbe che sia stato io a “provocare” e a far scaldare il pubblico. Mi preme, molto tranquillamente e serenamente, fare chiarezza su quanto successo realmente. Inizio sottolineando (e ne vado fiero per questo) che nella mia modestissima carriera da calcettista ho sempre rispettato qualsiasi figura, molte volte subendo ingiustizie (sputi,pugni,calci). In campo le ho sempre prese e mai date per il semplice motivo che non ne sono capace. Ho sempre aiutato gli arbitri nelle loro direzioni, con i complimenti personali a fine gara da parte loro. Parecchie volte potevo creare situazioni di gioco favorevoli alla realizzazione di una rete, ma mi fermavo sempre o buttavo la palla fuori quando capivo che un mio avversario era dolorante a terra. Dopo questa lunga ma doverosa premessa vado a descrivere quanto accaduto: in area di rigore mi è stato tirato un pugno dal numero 9 del S.Giovanni in Fiore e mi sono subito rivolto all’arbitro per vedere se aveva visto il gesto o comunque notava la zona tra orecchio e collo che era stata colpita. In seguito a quanto successo, Cordua mi si è avvicinato prendendomi dalla maglia avvicinando il pugno alla tempia con uno sguardo da serial killer tanto che i miei compagni si sono avvicinati spaventati e l’hanno allontanato. In seguito l’arbitro avrà visto sicuramente la scena e alla fine non so perchè ha ammonito sia me che lui con l’unica differenza che lui era già stato ammonito, ragion per cui l’unico che ha subito un danno, sia fisico che morale sono stato proprio io. La stessa cosa era successa all’andata e in quel caso sempre il medesimo giocatore ha avuto la felice idea di mettermi le mani addosso (ammonendo entrambi come al solito) ed io comunque a fine partita mi sono subito diretto da lui a chiedere spiegazioni di quel gesto e una volta chiariti ci siamo abbracciati e salutati cordialmente. Io non ho provocato mai nessuno e il pubblico non aveva nessuno motivo di gridare qualsiasi cosa abbia detto alla mia persona o alla mia società, hanno fatto tutto loro senza motivo. RingraziandoVi per lo spazio concesso, mi sembrava doveroso spiegare agli addetti ai lavori cone sono andati i fatti. Spero che gli animi in questo meraviglioso sport si possano calmare dato che ultimamente regna troppo nervosismo.

 

Scritto da: Silvio Fiorenza