L’Atletico Cetraro è nato quasi per caso rilevando il titolo del Futsal Fuscaldo neo promosso in C1. Con al vertice un dirigente vincente e qualificato qual è Luca Donato la neonata società, data subito è stata inclusa nel ristretto novero delle candidate al salto di categoria. A prendere le redini della squadra è stato chiamato nella duplice veste di giocatore/allenatore, Marco Barbuto. Esentata dalla Coppa Italia per motivi organizzativi il battesimo del campo avviene nella prima giornata di campionato e non nasce sotto i migliori auspici tant’è che, il Cetraro perde di misura in quel di Soverato. Il riscatto seppur risicato, nell’esordio casalingo contro la Roglianese battuta solo per 1-0. Le palesi difficoltà dei tirrenici trovano conferma nella seconda trasferta ad Amantea conclusasi con la divisione della posta. Nel secondo match, casalingo l’Atletico fa ancora centro prevalendo sulla Five CZ. Il quintetto di mister Barbuto sembra avere trovato la giusta quadratura testimoniata dalla successiva conquista di 10 punti in quattro gare proiettando la squadra a soli 3 punti dalla vetta capitanata dall’Enotria. Quando sembra maturo l’aggancio al primo posto grazie alla sfida interna contro la primatista il Cetraro, sembra soffrire di vertigini pareggiando in casa e di seguito perdendo sul campo Traforo precipitando a -6 dall’Enotria. I gialloneri, però, non demordono e pur con qualche apprensione chiudono il girone di ritorno a -3 dalle due battistrada catanzaresi Enotria e Five Cz. Le previsioni delle vigilia del campionato trovano conferma nella lotta a tre per la vittoria finale. In un alternarsi di emozioni la Five passa a comandare la classifica con il Cetraro che, non molla restando a -3. Alla 18^ il trio di testa si ricompatta nello spazio di un solo punto ma, nel turno successivo l’Atletico cade fragorosamente a Siderno, l’Enotria affonda Soverato e la Five prende il volo portandosi a +4. L’altra quota, però, non giova alla squadra del Presidente Aloi che, nelle successive quattro giornata vanifica quanto di buono fatto incamerando appena un punto. Le menzionate difficoltà fanno la felicità di Enotria che, torna capolista solitaria ed Atletico Cetraro utilitaristiche nel capitalizzare gli altrui errori. La svolta decisiva si ha l’11 marzo quando i tirrenici sbancando il campo dell’Enotria conquista per la prima volta la leadership della classifica. Questo risultato si rivela determinate ai fini del successo finale infatti, nelle restanti quattro gare entrambe s’impongono sulle rispettive avversarie sancendo il trionfo dell’Atletico Cetraro.
Dichiarazioni mister Marco Barbuto
Immaginare un finale cosi era sicuramente facile soprattutto per gli addetti ai lavori, perchè avere nel gruppo gente come Juninho, Losada, Gervasi, Bartella lasciava intendere che saremmo stati i sicuri protagonisti della stagione, ma nello sport non è sempre cosi e vincere non è mai facile, complimenti a noi che con umiltà sacrificio e sudore dal mio punto di vista siamo riusciti in un “miracolo” sportivo.
La stagione è iniziata e finita con un numero di giocatori non sufficienti per garantire una buona qualità degli allenamenti spesso avevamo difficoltà a chiudere la sessione con la classica “partitella” e di conseguenza poi nella gara con poche rotazioni arrivare fino in fondo non è stato semplice. Le cause non sono da attribuire alla società che sin dall’inizio ha cercato di allestire una rosa secondo le mie richieste, ma l’assenza di un settore giovanile, gli orari degli allenamenti e la poca “fiducia” nei confronti di questa nuova società hanno fatto si che tutta la stagione sia stata travagliata sotto questo punto di vista,senza considerare che nel corso della stagione abbiamo perso SILVA ZEBRACKI E PEPE per motivi personali e BONOCORE a metà servizio per un infortunio che lo ha tenuto fuori servizioper 4 mesi.
Siamo stati bravi però a superare le difficoltà in un campionato bello avvincente e molto duro,composto da società giocatori e tecnici oragnizzate e preparati a cui vanno i miei complimenti.
Ringrazio il presidente Donato, il vice presidente Tripicchio e il direttore Cupollilo per aver creduto in me e per avermi concesso la possibilità di guidare e rappresentare questa società e questo gruppo di Uomini prima che atleti.
Ringrazio i ragazzi a cominciare da:
Gervasi portiere di categoria superiore sempre presente mai fuori luogo,un lusso che con l’umiltà che lo contradistingue ha fatto del lavoro la sua arma risultando decisivo.
Lambrè per lui stagione di crescita dietro un grande ma il tempo è dalla sua parte perchè ci troviamo davanti ad un ragazzo che con umiltà sacrificio e pazienza sarà uno dei migliori.
Juninho un capitano dentro e fuori dal campo con avversari e compagni duro ma sempre leale,un punto di riferimento per tutti noi. Ragazzo umile e professionista esemplare, si è fidato di me del mio modo di lavorare e pensare, grazie al confronto continuo siamo migliorati e abbiamo raggiunto i nostri obiettivi costruendo un rapporto che va al di là dello sport un fenomeno.
Losada intelligenza tattica, forza,grinta qualità e quantità è risultato spesso decisivo un piacere e un onore lavorare con lui. Un leone
Anderson Riberio nonostante i suoi 36 anni che sono solo anagrafici,tanta forza e grinta non mancano mai per questo ragazzo che da dicembre ha contribuito a dare stabilità alla nostra squadra. Uomo d’acciaio
Bartella ad inizio stagione gli ho chiesto di dimostrare ai più scettici il suo vero valore e non mi ha deluso, difesa goal e tanta grinta è stato decisivo. Ragazzo umile e pronto a sacrificarsi in campo e fuori per i suoi compagni. Amico
Bonocore l’ho lasciato ragazzo a Belvedere e ritrovato uomo a Cetraro, ha sempre lottato per migliorarsi prima e per tornare in campo prima possibile, ama questo sport e sono sicuro che farà sempre meglio.
Midaglia veniva dal calcio ed ha pagato in un campionato duro, ogni volta che è stato chiamato a dare il suo contributo ha dato il massimo, sono certo che possa solo migliorare anche se con un minutaggio non altissimo sempre leale e costruttivo.
Lo Riggio per me è stata la pedina che ha cambiato il volto della nostra squadra ci ha permesso di poter sviluppare il nostro gioco in modi differenti, l’ho voluto fortemente appena saputo che si era svincolato e sono certo che lui possa giocare in categorie superiori oltre ad essere un ragazzo eccezionale.
Argirò anche per lui stagione di crescita ha dimostrato qualità sopra la norma oltre che educazione d’altri tempi.
Scrugli il suo obiettivo era migliorarsi credo ci sia riuscito a lui grazie perchè senza spesso non avremmo potuto allenarci.
Tricarico l’uomo in più nello spogliatoio,fuori e nel campo, sempre disponibile con tutti grazie al suo carattere ha portato il sorriso anche nei momenti difficili e permesso di allenarci.
Silva fino a dicembre ci ha dato una grossa manoun peccato non averlo avuto perl’intera stagione, grande professionista.
Grazie a Pepe Zebracki e Laino che sono stati con noi in maniera non continua ma che hanno contribuito in vari momenti della stagione per la vittoria del campionato.
Gallo Giulio preparatore dei portieri e mio amico sempre al mio fianco.