Il ruolo del Preparatore Atletico, l’intesa con mister Basile e il legame con la città gli argomenti toccati nell’intervista al preparatore atletico e vice-allenatore del team rossonero
In umiltà e laborioso silenzio, c’è una squadra che disputa il campionato di Serie B, Girone G, che mattone dopo mattone sta tirando su una stagione di tutto rispetto: il Città di Acri Futsal. Attualmente seconda forza del campionato, squadra completamente rifondata e nuovi professionisti accanto a mister Alessandro Basile. Uno di questi è il suo allenatore in seconda e preparatore atletico, Angelo Franco Ferraro. Mister Ferraro è professore di Scienze Motorie, da molti anni insegna proprio ad Acri, oltre a gestire la sua palestra a Bisignano. Una vita spesa per il futsal, allenatore con ben cinque promozioni raggiunte, sempre con squadre diverse.
Mister, tu hai sempre tenuto particolarmente all’aspetto atletico, convinto che se una squadra sta bene fisicamente può raggiungere grandi obiettivi, anche al cospetto di squadre meglio organizzate. Come è considerata la figura del Preparatore Atletico?
La figura del preparatore atletico è di fondamentale importanza, infatti sia la Sicilia che la Puglia sono stati precursori di questa figura, nel calcio a 11 e nel futsal. In Calabria, invece, il ruolo del preparatore atletico ha tardato a prendere piede nel calcio tradizionale e soprattutto nel futsal, che da poco tempo si sono muniti di questa figura.
Una stagione meglio di quanto sperato per il Città di Acri Futsal, sicuramente frutto di un grande lavoro. Sei soddisfatto della scelta che hai fatto ad inizio stagione e di come la squadra sta rispondendo?
In questa stagione sportiva sono contentissimo di aver accettato di far parte dello staff tecnico del Città di Acri Futsal che affronta la Serie B, categoria nazionale, nelle vesti di allenatore in seconda e di preparatore atletico. Inizialmente, come tante volte ho detto, il nostro obiettivo era quello di avere una salvezza tranquilla, invece ci troviamo in seconda posizione ed in più abbiamo passato il primo turno di Coppa Italia, la prima volta in assoluto per il Città di Acri Futsal, motivi per i quali siamo molto orgogliosi di quanto fatto fino ad ora. Bisogna sempre tenere i piedi a terra e continuare a lavorare, come stiamo facendo dal mese di agosto. Ci tengo ad aggiungere che abbiamo giocato tutto il girone d’andata sempre fuori casa, per indisponibilità del nostro palazzetto di Acri, nonostante ciò abbiamo conquistato il secondo posto in classifica. Dalla prima di ritorno abbiamo iniziato a giocare veramente in casa, al PalaSport di Acri, che è stato aperto per la prima volta con la nostra prima partita di ritorno. Sono molto contento di questo, abbiamo avuto un pubblico meraviglioso e tanto entusiasmo. Molti che non conoscevano questo sport se ne stanno già innamorando. Ai miei alunni ho sempre voluto far conoscere il futsal, attraverso video e discussioni in classe e poi l’aspetto pratico nei campetti o palestre delle varie scuole dove ho insegnato.
So molto bene del tuo attaccamento alla città di Acri, tra l’altro porti anche un nome particolarmente caro agli acresi. Raccontaci un po’.
Sì, infatti oltre ad essere orgoglioso e contento per lo staff e per le prestazioni e risultati che stiamo ottenendo, mi sento anche molto legato alla città. Insegno da nove anni all’Ipsia di Acri, ho allenato e conquistato i playoff con il Serralonga Pertina e, infine, c’è anche un elemento affettivo: mio padre discendeva dai Ferraro di Acri, quindi diciamo che mi sento a casa.
Si nota una bella intesa tra lo staff tecnico, come ti trovi con mister Basile? Qual è il tuo augurio per il futuro?
Con mister Basile c’è un’ottima sinergia, il mio augurio è quello di fare sempre meglio e di far avvicinare le persone e soprattutto i ragazzi a questo bellissimo sport. Ad maiora semper!