Centro Avis Policoro – Odissea 2000 2 – 9
Marcatori: Miglioranza (O), Fagnano (P), Calabretta (O), Apprezzo (O), Russo (O), Richichi (O), Miglioranza (O), Calabretta (O), Prezioso (P), Sapia (O), Labonia (O)
L’Odissea dilaga sul campo del Centro Avis Policoro, imponendosi per 2 – 9 e mettendo una seria ipoteca sulla finale play off.
Tutto facile per l’Odissea che sblocca subito il risultato con un tap-in di Miglioranza su una corta respinta del portiere locale in seguito ad un tiro di Rocha. Gli ospiti provano a tenere bassi i ritmi del gioco, ma vengono sorpresi da una ripartenza del Policoro finalizzata da Fagnano, che fa 1 – 1. L’attaccante lucano si galvanizza e qualche minuto dopo centra in pieno la traversa. Capita la minaccia, l’Odissea torna a macinare gioco e pareggia il conto dei legni con Miglioranza che vede il suo tiro infrangersi contro il palo. Il forcing porta però i frutti sperati per i calabresi, che trovano la rete del nuovo vantaggio con Calabretta, che supera Laviola in uscita. Nel finale di tempo gli ospiti provano ad allungare, ma il portiere locale è bravissimo a dire di no a Miglioranza, Rocha e Apprezzo. Si va così negli spogliatoi sull’1 – 2.
Al rientro in campo l’Odissea parte con la stessa determinazione con cui aveva chiuso la prima frazione e chiude virtualmente la pratica nel giro di pochissimi minuti, siglando la bellezzadi cinque reti con Apprezzo, Russo, Richichi, Miglioranza e Calabretta. La rete del 2 – 7 di Prezioso non cambia l’inerzia di un match che l’Odissea domina in lungo e in largo. Nel frattempo il duo Nelsinho-Labonia avvia una girandola di sostituzioni che concede spazio anche al giovane Sapia, che si toglie anche la soddisfazione di siglare la prima rete nel campionato di Serie B, Calarota (all’esordio in B) e per il secondo portiere Sicilia (autore di un paio di buoni interventi). Nel finale Labonia fissa il punteggio sul 2 – 9 che chiude anticipatamente il discorso qualificazione alla finale, che ora diventa una pura formalità.
Fabrizio – Viagrande 2 – 7
Marcatori: Dentini (F), Drago (V), Farina (V), Lovatel (F), Farina (V), Farina (V), Cutrali (V), Madonia (V), Floriddia (V)
Il Fabrizio crolla nella gara di andata della semifinale contro il Viagrande, che si impone per 2 – 7 sul campo dei coriglianesi che, tuttavia, non hanno demeritato, disputando un ottimo primo tempo ma collassando nella ripresa, quando il Viagrande ha definitivamente preso il largo e dilagato.
Prima frazione, come detto, in cui la squadra di Madeo ha messo in campo cuore e anima, pressando molto bene il Viagrande, che si è ritrovato sotto dopo 10′, per effetto del goal di Dentini. La reazione dei siciliani però non tarda ad arrivare e con il duo Drago-Farina il Viagrande riesce a ribaltare il parziale ed a portarlo sull’1 – 2 praticamente nelle uniche due occasioni concesse dai padroni di casa agli ospiti. Lo svantaggio non scoraggia il Fabrizio, che ci prova e ci riprova, ma un pò l’imprecisione in zona goal, un pò i legni, un pò un eccezionale Barravecchia, impediscono ai padroni di casa di trovare quello che sarebbe un pareggio sacrosanto. La rete del meritato pari arriva però nel finale di frazione con Lovatel, che insacca il goal del 2 – 2 con cui le squadre vanno al riposo.
Al rientro dagli spogliatoi è ancora il Fabrizio a provarci, ma fallisce due ottime occasioni per portarsi in vantaggio. Gli errori sotto porta pesano come un macigno quando su una ripartenza del Viagrande, De Luca, nel tentativo disperato di evitare il goal, tocca la palla con le mani sulla linea di porta: rigore ed espulsione. Dal dischetto si presenta il vice-capocannoniere del campionato, Farina, che però fallisce l’occasione. Il Fabrizio prova a tenere botta in inferiorità, ma proprio a 20 secondi dal rientro del quinto uomo subisce la rete del 2 – 3 di Farina, che pochi minuti dopo si ripete, tirando una colpo tra capo e collo difficile da assorbire per i coriglianesi. Il Fabrizio accusa la botta, si disunisce e nel disperato tentativo di rimettersi in gioco si sbilancia, lasciando delle voragini al contropiede del Viagrande, che non si fa pregare e con Cutrali, Madonia e Floriddia chiude, di fatto, il discorso semifinale e si impone per 2 – 7.