La società, appreso l’improbabile comunicato stampa dell’Atletico Belvedere, intende tutelarsi attraverso questo comunicato, facendo notare come la realtà dei fatti sia diametralmente opposta rispetto a quanto riportato dai calabresi.
L’Acquedotto torna sconfitto da Belvedere con la consapevolezza di non aver incontrato un grande avversario (o almeno non così superiore) e con la serenità di chi ha dato tutto dal punto di vista del campo e del gioco. Evidentemente, però, tutto questo non basta, bisogna anche difendersi da quello che succede al di fuori, molto al di fuori, ovvero sugli organi di informazione. Dopo aver letto un comunicato stampa a di poco inopportuno da parte della società calabrese, L’Acquedotto calcio a 5 si sente in diritto e in dovere di replicare a quanto appreso.
Forse il Belvedere non è abituato a giocarsi le partite dal primo al quarantesimo minuto così come invece succede ogni sabato nel girone laziale, ma dopo 6 ore di pullman arrivare in un campetto – che è addirittura non regolamentare – e giocarsi l’accesso alla Final Eight è stato un privilegio. L’Acquedotto ha messo in campo tutto quello che poteva: sia dal punto di vista del gioco, che sul piano caratteriale. Certo, per quello che riguarda il gioco, si poteva fare ben poco visti i 30 metri di lunghezza del terreno. A tal proposito, a prescindere del limite regolamentare che parla di 32 metri, la società romana vorrebbe puntualizzare che le dimensioni interne del palazzetto avrebbero permesso eccome di poter giocare su di un campo ben più in regola di quello sul quale si è svolta la gara. Evidentemente, però, alla società Belvedere sta bene così. Sarebbe stato bello vedere i calabresi venire a giocare a Roma dopo 6 ore di viaggio. E sarebbe stato altrettanto curioso capire se fossero mai stati in grado di imporre il loro gioco al Pala Levante, così come L’Acquedotto ha fatto sul loro. Ma probabilmente questo è un concetto che non potranno mai capire, visto che la loro trasferta di Coppa Italia sarà forse 2, massimo 3 ore di pullman: vale a dire una nostra trasferta di campionato in Umbria (in Divisione si faranno domande a tal proposito?).
Ma, come si dice, tutto questo “fa parte del gioco” e allora si è giocato. Giocato a calcio a 5 su di un campo che non lo permetteva e nonostante questo, L’Acquedotto ne è uscito a testa alta. La squadra ha impiegato qualche minuto per prendere le misure e è andata sotto 4-0. Se poi però in 7′ Chilelli e compagni sono riusciti a pareggiare 4-4, ci sembra assurdo definire il gioco del Belvedere “superiore sia sul piano tecnico che su quello tattico” così come è stato descritto. L’Acquedotto ha commesso qualche errore di troppo e lo ha pagato sul campo, ma questo fa sempre parte di quel gioco di cui sopra. Come fanno parte del gioco gli eventuali errori arbitrali. Aggiungiamo inoltre che nel primo tempo il Belvedere ha chiuso a 5 falli, L’Acquedotto a 4 e non ci sono stati ammoniti. Questi non sembrano certo errori a sfavore dei padroni di casa.
Parliamo poi del secondo tempo. Il gol in apertura ha gelato L’Acquedotto, ma di lì in avanti i biancocelesti hanno inanellato una serie di occasioni dopo l’altra: il loro portiere e la sfortuna non hanno permesso che il match tornasse in equilibrio (38 tiri a 13 e 4 pali colpiti). Nonostante questo e tralasciando uno sputo arrivato direttamente dagli spalti sulla divisa di uno dei due direttori di gara, L’Acquedotto ha pareggiato 5-5 a 8′ dalla fine della partita. Tutta questa superiorità tanto decantata, dov’è? Tutta la società era consapevole di affrontare una squadra di buon livello, con un pubblico sportivo che effettivamente ci ha accolto con serenità. Purtroppo però, la società Belvedere, con le sue dichiarazioni totalmente fuori luogo, si è dimostrata tutt’altro che sportiva e assolutamente non all’altezza delle aspettative. Per questo motivo ci siamo sentiti in diritto e in dovere di dire la nostra e di replicare su quanto letto. Questo per tutelare la nostra immagine, i nostri ragazzi e gli sforzi che la società, dallo staff tecnico, a quello dirigenziale, stanno profondendo nel corso di questa stagione. L’Acquedotto va avanti per la propria strada, convinto del suo progetto, dei suoi ideali e di un modo di intendere e vivere il calcio a 5 che evidentemente da altre parti è solamente un sogno.
Ufficio Stampa
A.S.D. L’Acquedotto Calcio a 5
Matteo Santi
www.acquedottocalcioa5.it
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PER CORRETTEZZA PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO BELVEDERE
Meritata vittoria per i ragazzi di Mister Cipolla, quest’oggi superiori sia sul piano tecnico che tattico rispetto ai propri avversari.A fare la differenza, i brasiliani dell’Atletico Belvedere: tutti a segno quest’oggi!La partita è stata molto nervosa; l’Acquedotto, terza forza del gir. D, ha usato esclusivamente l’arma dell’aggressività.
Da parte degli ospiti, infatti, un match solo provocatorio, “favorito” da alcune, discutibili, decisioni arbitrali.
Il Belvedere ha vinto contro tutti e tutto. Le ingiuste espulsioni di PATO e JUNINHO hanno rafforzato caratterialmente la squadra, al punto di vincere con ampio margine senza subire il gioco avversario.Espulsioni che, paradossalmente, pesano più nel post partita; il pensiero generale, infatti, vola alla prossima di Coppa a Policoro, quando i due brasiliani saranno indisponibili.
La prestazione di oggi fa, però, ben sperare: il gruppo amaranto si è mostrato ancora una volta ben equilibrato nei suoi effettivi e, dunque, ogni indisponibilità può essere compensata con la rotazione.Nella buona prestazione generale, spiccano le performance del “gruppo verde-oro”, a segno per intero, e di LA ROCCA. In particolare, il portiere venezuelano ha saputo blindare la porta nei momenti più difficili della partita, esaltando il numeroso pubblico presente.
Altro gesta degne di nota, quelle di Adelmo. Il capitano oltre ai tre goals, ha manifestato un grande attaccamento verso i colori amaranto.Nel primo tempo, Atletico subito al doppio vantaggio con GRUMICHE al 4′ e JUNINHO al 6′: 2-0. Dopo altri sei minuti, a ritmo di samba, altri 2 goals con Adelmo e Pato.
Sul 4-0, il Belvedere commette il quinto fallo e allenta la tensione.Al sedicesimo minuto, inizia la clamorosa rimonta dell’Acquedotto, avviata con un tiro libero concesso, con troppa facilità dal duo arbitrale e realizzato da ESCOSTEGUY.Nel giro di due minuti la squadra ospite raggiunge il pareggio (4-4) con le reti di CHILELLI D., CITTADINI e ancora ESTOSTEGUY, quest’ultimo a segno proprio sulla sirena del finale di primo tempo.Una doccia fredda per l’Atletico Belvedere, dal 4-0 al 4-4 in quattro minuti.
Nel secondo tempo, pronti-via, goal di PATO, 5-4.Il vantaggio immediato non apporta alcuna sicurezza al Belvedere; dopo sei minuti, infatti, lo stesso PATO viene espulso per doppia ammonizione (inesistente).Iniziano due minuti da brivido in inferiorità. LA ROCCA però è in giornata e chiude i pali della propria porta con parate decisive.Ristabilito il “cinque contro cinque”, passano pochi secondi e JUNINHO viene espulso per doppia ammonizione (assurda).Stavolta l’Acquedotto ne approfitta, siglando con CHILELLI D. il goal del momentaneo pareggio: 5-5.Nonostante le assenze di PATO E JUNINHO e al quinto fallo, il Belvedere ingrana la marcia e vince la partita.Salgono in cattedra il duo ADELMO- GRUMICHE. Il primo, al 16′, su assist di IOZZINO segna il goal del 6-5 con un diagonale di sinistro sul secondo palo. Non passa neanche un minuto e ancora ADELMO, su tiro libero, sigla il 7-5.Il goal del 8-5 finale è di GRUMICHE, con un pallonetto da metà campo e a porta sguarnita.
Scritto da: Acquedotto